Una recente revisione della letteratura conferma l’utilità dell’uso di plantari nei corridori che presentano overuse a carico del piede, ma servono ulteriori studi per arrivare a una standardizzazione della prescrizione.
Correre porta innegabili benefici a livello cardiocircolatorio, muscoloscheletrico e metabolico, oltre a consentire un utile scarico dello stress, ma ha anche lati negativi. Non è infatti raro che i runner più costanti incorrano in lesioni da overuse, a carico del piede e non solo.
Anche le ginocchia sono un punto debole per questi soggetti. Una delle soluzioni offerte dall’ortopedia a questi soggetti è il tutore di piede, per esempio, il plantare. Tuttavia, secondo una revisione di scopo canadese da poco pubblicata su Sports Medicine – Open, sarebbero ancora poche le evidenze a supporto della prescrizione di un tutore di piede per i runner sintomatici ma ancora non lesionati.
Proprio questa la ragione che ha spinto il team a condurre questa revisione di scopo, concentrata proprio sugli effetti che i tutori di piede hanno sulla biomeccanica dell’arto inferiore, i parametri neuromuscolari, il dolore e la disabilità in soggetti corridori con sintomatologia ortopedica.
Gli studi inclusi
Questa revisione si basa su 30 articoli, pubblicati tra il 1992 e il 2023, per un totale di 730 corridori con sintomatologia al piede. Le sedi dolenti nel campione sono, in particolare: il ginocchio (17 studi), la tibia (7 studi), il tallone (7 studi), il piede (8 studi), la caviglia (3 studi) e l’anca (1 studio). Di questi lavori, il 43% si concentra solo sugli effetti immediati del dispositivo ortopedico, mentre il 47% valuta solo gli effetti a lungo termine.
Il 10% restante dei lavori prende in considerazione tanto gli effetti a breve, quanto gli effetti a lungo termine. Valutati nel loro insieme, gli studi permettono di confermare che i tutori di piede possono portare a un immediata riduzione del dolore nel comparto piede-caviglia, aumentando la pressione plantare laterale a carico di tallone e avampiede e favorendo un miglior controllo della corsa.
Tuttavia, spesso sono le caratteristiche aggiuntive al plantare a fare la differenza. Per questo la revisione è estremamente specifica, così da poter fornire un supporto ai prescrittori.
Passi futuri
Sebbene i risultati di questa revisione supportino la prescrizione di plantari ortopedici a runner con sintomatologia agli arti inferiori, il team sottolinea anche l’esigenza di condurre ulteriori studi per favorire la standardizzazione della prescrizione.
In particolare, questi studi dovrebbero tenere conto anche della morfologia del piede dei partecipanti ed effettuare dei confronti sullo stesso piede tra diversi plantari.
Alla revisione hanno collaborato l’Università di Montréal, l’Università McGill di Montréal, l’Università di Laval, il Laboratorio di Neurobiomeccanica & Neuroadattamento della Locomozione del Centro di Ricerca Azrieli du CHU Ste Justine e il Centro di Ricerca Interdisciplinare su Cervello e Apprendimento, entrambi a Montréal.
Lo studio: Del Duchetto F, Dussault-Picard C, Gagnon M, Dixon P, Cherni Y. Can Foot Orthoses Benefit Symptomatic Runners? Mechanistic and Clinical Insights Through a Scoping Review. Sports Med Open. 2024 Oct 4;10(1):108. doi: 10.1186/s40798-024-00774-w. PMID: 39365485; PMCID: PMC11452579