Scoliosi a esordio precoce, uno studio epidemiologico giapponese

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Quale che sia la malattia di cui si sta parlando, gli studi epidemiologici e di prevalenza sono essenziali per definire al meglio il contesto in cui ci si muove, poiché consentono di guidare al meglio la pratica clinica, dirigere la ricerca e far crescere la consapevolezza e l’attenzione tra la popolazione e gli stessi specialisti.
Di recente The Spine Journal ha pubblicato uno studio giapponese in cui vengono proprio valutati incidenza e prevalenza della scoliosi a esordio precoce che deve essere diagnosticata e trattata il prima possibile per ottenere i migliori risultati.
Inoltre, nel caso di queste scoliosi occorre tenere conto che un mancato trattamento rischia di generare, al momento dello sviluppo sessuale e del picco di crescita, delle deformità importanti. Infine, una scoliosi mal trattata rischia di destinare il paziente a una vita adulta affetta da disabilità e dolore.

Gli autori hanno quindi coinvolto più centri regionali nel loro lavoro retrospettivo, inserendovi tutti i pazienti under 10 con diagnosi di scoliosi a esordio precoce tra il gennaio 2000 e il dicembre 2020: in tutto 2.295.929 piccoli pazienti, nel 51% dei casi maschi e nel 49% femmine. Per ogni paziente si sono prese in considerazione le seguenti informazioni: identificativo del pediatra che ha posto il quesito diagnostico, data di nascita, data della prima visita, genere, diagnosi primaria, lunghezza del follow up, curva, angolo di Cobb iniziale, angolo di cobb finale. Studiando i dati è stato così possibile definire la distribuzione dei diversi sottotipi di scoliosi precoce, le caratteristiche demografiche, le curve e lo stato di progressione. Vediamo quali informazioni si sono così ottenute! L’incidenza annuale di scoliosi precoce calcolata è dello 0.019%, con una prevalenza dello 0.077%. Nella maggioranza dei casi i bambini avevano 6 anni al momento della diagnosi.

Nella maggior parte dei casi, le curve erano a sinistra (54.2%) rispetto che a destra (45.8%) e localizzate nella parte toracica della colonna (38.2%). Per quanto riguarda la progressione, questa è avvenuta solo nel 38% del campione, ma occorre sottolineare che nel 17.7% dei casi il follow up è stato inadeguato e non ha quindi potuto verificare la presenza o meno di progressione, appunto. Parlando di eziologia della malattia, nel 40.1% dei casi questa è di origine neuromuscolare, in molti casi determinata da una paralisi cerebrale. L’abstract dell’articolo non riporta informazioni relative agli angoli di Cobb, ma comunque lo studio fornisce interessanti e importanti informazioni per gli specialisti giapponesi. Allo studio hanno partecipato il Dipartimenti di Chirurgia Ortopedica della Hirosaki University, il Centro di Riabilitazione per Bambini con Disabilità Hamanasu di Hachinohe e l’Aomori Prefectural Asunaro Care and Welfare Center.

(Lo studio: AlNouri M, Wada K, Kumagai G, Asari T, Nitobe Y, Morishima T, Uesato R, Aoki M, Ishibashi Y. The Incidence and Prevalence of Early-Onset Scoliosis: A Regional Multicenter Epidemiological Study. Spine J. 2022 Apr 2:S1529-9430(22)00142-5. doi: 10.1016/j.spinee.2022.03.016. Epub ahead of print. PMID: 35381360)

Stefania Somaré