Radiologia e stampa 3D

3D printingSe vi state chiedendo a cosa potrebbe servire la stampa 3D in medicina, rimarrete sorpresi dalle molte applicazioni che già ha e che potrebbe avere. «Questa tecnologia permette già di riprodurre repliche 3D di fratture o aneurismi in modo abbastanza semplice, aiuta il chirurgo alla simulazione e pianificazione dell’intervento, alla progettazione di protesi e permette una selezione preoperatoria di dispositivi di osteosintesi per un trattamento ortopedico in caso di frattura. Al momento ci siamo occupati soprattutto di fratture complesse di ginocchio», spiega Paolo Poggi (nella foto),

Paolo Poggi
Paolo Poggi

direttore di Struttura Complessa, Servizio di Radiologia, Azienda Ospedaliera di Lodi e relatore al “Primo Meeting Italiano di Stampa 3D nel Medicale e in Ortopedia e Traumatologia” che si terrà 7 marzo a Milano nell’ambito della fiera 3D Print Hub. L’uso della stampa è semplice: «punto di partenza è l’acquisizione dell’immagine attraverso Tomografia Computerizzata o Risonanza Magnetica e la rielaborazione delle immagini mediante apposti programmi di rendering 3D; da qui si procede all’invio dell’immagine tridimensionale alla stampante 3d per la creazione di un oggetto reale in materiale plastico», riprende Poggi, che sottolinea quindi l’importante ruolo dei radiologi in questa nuova tecnologia.