Mano robotica 2.0 alla Città della Salute di Torino

1408

Si chiama Gloreha la nuova mano robotica 2.0 arrivata in questi giorni alla Città della Salute di Torino grazie a un investimento di circa 110 mila euro di Rotary International e Reale Foundation.

Presentata ufficialmente il 23 settembre, Gloreha verrà inserita all’interno del progetto RIABILITA, diretto dal professor Giuseppe Massazza, direttore della Struttura di Medicina Fisica e Riabilitazione Universitaria dell’Ospedale Molinette di Torino, dove sarà uno strumento per la neuro-riabilitazione post-ictus dei pazienti.

Questo dispositivo robotico può essere utilizzato su pazienti con paresi o plegia, sia a seguito di lesioni a carico del sistema nervoso centrale sia in presenza di lesioni periferiche e midollari. Inoltre si rivela utile in pazienti che presentano deficit muscolo-scheletrici.

Conferma il professor Massazza: «il Progetto Riabilitativo Individuale per le patologie neurologiche acquisisce con RIABILITA un’arma in più: le nuove tecnologie robotiche riabilitative.
Grazie a questo percorso il paziente potrà essere seguito dalla fase ospedaliera alla fase extra-ospedaliera, fino al domicilio. Innovazione, efficacia e sostenibilità sono le parole chiave della sfida che l’Università di Torino e la Città della Salute e della Scienza lanciano per la riabilitazione del terzo millennio».

Un aspetto interessante di Gloreha è che può essere utilizzata sin dalla fase precoce della malattia, quella acuta, per poi seguire il paziente in tutto il suo percorso riabilitativo.
Quando si parla di riabilitazione, anche neuromotoria, la letteratura ha confermato che i risultati sono direttamente proporzionali all’impegno e che questo può essere stimolato dall’uso della realtà virtuale o quantomeno di giochi.
Insomma, il divertimento e la necessità di raggiungere obiettivi precisi consentono di lavorare meglio e con maggiore concentrazione.

Ecco allora che il percorso viene arricchito da giochi interattivi che coinvolgono l’arto superiore e da esercizi cognitivi specifici: l’unione dei due aspetti dovrebbe favorire la capacità del sistema nervoso di creare nuove sinapsi e riorganizzarsi al proprio interno.
Insieme alla mano robotica, la struttura si è vista donare anche un ecografo di alta fascia, utile sia per la diagnosi sia per la riabilitazione interventistica.
L’iniziativa si inserisce nella consolidata partnership tra Reale Foundation e la Città della Salute che ha già dato vita a diversi progetti con l’obiettivo di sostenere, attraverso partnership d’eccellenza come quella con i Rotary Torinesi, un processo d’innovazione nel welfare che sia accessibile, inclusivo ed efficace.

Stefania Somaré