Uno studio retrospettivo coreano ha valutato il rischio di erosione acetabolare in 114 pazienti sottoposti a emiartroplastica bipolare da più di 10 anni.

Tutti i pazienti avevano meno di 60 anni e l’obiettivo era capire se ha senso effettuare una protesi in pazienti “giovani” (Moon NH, Shin WC, Do MU, Kang SW, Lee SM, Suh KT. High conversion rate to total hip arthroplasty after hemiarthroplasty in young patients with a minimum 10 years follow-up. BMC Musculoskelet Disord. 2021 Mar 12;22(1):273. doi: 10.1186/s12891-021-04153-4. PMID: 33711996).

I pazienti sono stati divisi in due gruppi a seconda della presenza o meno di erosione acetabolare.
Gli autori hanno confrontato i parametri preoperatori dei due gruppi e il fattore di rischio relativo all’erosione acetabolare. 44 dei partecipanti hanno avuto bisogno nel tempo di un nuovo intervento.

Analisi più approfondite hanno mostrato che l’erosione acetabolare è più comune nei pazienti più giovani al momento dell’intervento, quelli con maggiore indice di massa corporea e con una testa femorale della protesi più piccola. Tra queste caratteristiche, quella che meglio correla con l’erosione acetabolare è la giovane età (meno di 60 anni). Lo studio indica quindi che occorre prestare più attenzione nella scelta dei pazienti giovani da sottoporre a protesi, perché non è possibile garantire la sopravvivenza della protesi a lungo tempo.

Stefania Somaré