In presenza di trauma cervicale, come può essere il colpo di frusta, la muscolatura del collo viene messa fortemente sotto stress, determinando dolore e riduzione del movimento non solo a carico del collo ma anche delle spalle.
Un colpo di frusta può essere di lieve entità, moderato o grave, coinvolgendo via via strutture più delicate, anche neurologiche.
Per definizione, un trauma cervicale è un evento che altera la normale funzionalità di strutture ossee, legamenti, vasi sanguigni o strutture nervose del collo.
È possibile che questi eventi determinino anche lussazione, sublussazione, se non rottura di qualche elemento del rachide. A seconda dell’entità del danno provocato dal trauma, può essere sufficiente sottoporre il paziente a un trattamento conservativo, con il riallineamento delle strutture anatomiche e l’immobilizzazione del collo con un apposito collare, oppure può rendersi necessario un intervento chirurgico. Anche in questi casi, nella fase pre-ospedaliera ci si assicura che il rachide sia immobilizzato con collari che possono essere rigidi oppure morbidi.
Una revisione sistematica ha cercato di capire quale di questi due dispositivi di contenimento sia più adatto a proteggere le strutture nervose del collo. 18 gli studi inclusi nel lavoro, 2 di natura clinica e 16 incentrati sul range of motion.
In tutto, i pazienti coinvolti sono 496. L’analisi statistica effettuata da questo team di lavoro non trova differenze significative negli outcome neurologici tra i due tipi di collari, sebbene confermi che il collare rigido offre una maggiore stabilità nei movimenti di flessione ed estensione e in quelli di rotazione.
Per scendere nei dettagli, dei 18 studi analizzati, 8 hanno valutato il range of motion raggiunto da pazienti che non hanno utilizzato un collare, 7 in pazienti che hanno utilizzato un collare morbido e 15 in soggetti trattati con collare rigido.
Nessuna differenza è stata individuata tra l’uso del collare morbido e la decisione di non utilizzare un collare, mentre si evidenziano differenze significative da un punto di vista neurologico tra pazienti che non hanno usato il collare e quelli che hanno invece utilizzato quello rigido.
Si conclude che il collare ha un effetto protettivo del rachide cervicale a seguito di un trauma, ma non si riesce a definire la superiorità di un tipo di collare rispetto all’altro.
Nello studio sono coinvolti i Dipartimenti di Chirurgia Ortopedica di diverse realtà ospedaliere, statunitensi e tedesche: il Royal Melbourne Hospital di Parkville, l’Epworth Hospital Richmond, l’University Hospital Berlin e l’Hospital Rechts Der Isar della Technical University Munich, a Monaco di Baviera.
(Lo studio: Bäcker HC, Elias P, Braun KF, Johnson MA, Turner P, Cunningham J. Cervical immobilization in trauma patients: soft collars better than rigid collars? A systematic review and meta-analysis. Eur Spine J. 2022 Dec;31(12):3378-3391. doi: 10.1007/s00586-022-07405-6. Epub 2022 Oct 1. PMID: 36181555)
Stefania Somaré