Agopuntura polso-caviglia e dolore post operatorio

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La gestione del dolore post operatorio è essenziale per garantire al paziente una buona qualità di vita, ma anche per supportarne il recupero funzionale, che nella maggioranza dei casi richiede il movimento del settore operato.

Una delle modalità più diffuse di controllo del dolore post operatorio è l’uso di analgesici e/o antinfiammatori non steroidei (NSAID), la cui assunzione dovrebbe essere limitata nel tempo per ridurre il rischio di effetti collaterali, in particolare nausea, vomito, costipazione, ritenzione idrica e vertigini.

Una review cinese ha valutato l’efficacia di un metodo alternativo di gestione del dolore post operatorio: l’agopuntura e, in particolare, la tecnica polso-caviglia che va a stimolare 12 agopunti.

Si tratta di una metodologia ideata negli anni ’70 del secolo scorso dal prof. Zhang Xinshu e molto studiata in letteratura, dove viene associata alla riduzione di molte forme dolorose, tra le quali quelle ortopediche, da dismenorrea e da mal di denti.
I database digitali utilizzati dal team di lavoro per la ricerca degli articoli da inserire in questa meta-analisi sono cinesi: China National Knowledge Infrastructure (CNKI), Wanfang, VIP e China Biology Medicine (CBM).
Si è scelto di valutare solo studi randomizzati controllati, per aumentare la significatività dei risultati ottenuti: alla fine sono 10 i lavori selezionati, tutti condotti in Cina. Ciò non deve stupire poiché l’agoputura è una pratica antica nata proprio in Cina e da sempre utilizzata anche negli ospedali cinesi, mentre nel resto del mondo è spesso ancora tenuta ai margini. In tutto sono stati coinvolti 725 pazienti, 361 nel gruppo di studio e 364 in quello di controllo.

Gli studi selezionati presentano differenze nel trattamento del gruppo di controllo, ma non solo: in alcuni casi il gruppo di studio è stato trattato solo con agopuntura di polso-caviglia e altre in sinergia con metodi farmacologici. Opportunamente suddivisi, gli studi offrono una serie di indicazioni.

La prima è che, basandosi sui valori della Scala Visuale Analogica (VAS), l’agopuntura di piede-caviglia fornisce una gestione del dolore migliore rispetto ad altri metodi, meglio ancora se associato in modo sinergico a farmaci antidolorifici.
In questo secondo caso, sembra che la sinergia tra le due metodiche consenta di ridurre le dosi di farmaco assunte dai pazienti, il che significa ridurre anche il rischio di effetti collaterali.
Sempre in tema di complicazioni dovute alla gestione del dolore, queste risultano essere inferiori in numero nei pazienti trattati con agoputura.
Non ultimo, i soggetti trattati con l’agopuntura si sono detti più soddisfatti degli altri.
Per ognuno di questi risultati gli autori si sono sincerati che le differenze tra gruppo di studio e gruppo di controllo fossero significative dal punto di vista statistico e anche che non fossero minate da troppo bias.

In conclusione, lo studio sembra dimostrare che l’agopuntura di polso-caviglia, combinata con farmaci, sia più efficace nel gestire il dolore post operatorio rispetto ai soli farmaci, rendendo i pazienti più soddisfatti e anche sicuri, dato che consente di ridurre le dosi di antidolorifici. Questi primi risultati dovrebbero stimolare ulteriore ricerca, puntando su studi di più alta qualità.

Questa meta analisi è stata condotta dal Dipartimento di Ortopedia del ginocchio del Guangdong Provincial Hospital of Traditional Chinese Medicine.

(Lo studio: Chen, M., Xu, Y., Fu, X. et al. Wrist-ankle acupuncture for the treatment of acute orthopedic pain after surgery: a meta-analysis. J Orthop Surg Res 18, 106 (2023). https://doi.org/10.1186/s13018-023-03569-z)