Traumi spinali da sport, uno studio di Harvard

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(immagine: Pixabay)

Una lesione spinale può essere di natura traumatica oppure secondaria ad altre patologie (come tubercolosi, HIV, tumori e malattie degenerative) o, ancora, essere determinata da carenze nutrizionali e complicazioni iatrogene.

È difficile avere una stima esatta delle lesioni traumatiche annue, ma su circa 250.000-500.000 nuove lesioni spinali a livello mondiale, è probabile che ogni paese possa contare tra i 13 e i 53 casi di lesione dovuta a traumi. Questo numero è notoriamente maggiore in USA che in Europa. Tra le cause traumatiche ci sono infortuni stradali, lavorativi e, in misura minore, quelli sportivi.

A tal proposito, uno studio condotto dalla Harvard Medical School di Boston, in Massachusetts, ha stilato una sorta di classifica degli sport più a rischio di trauma spinale: al primo posto in questa categoria c’è il ciclismo, che secondo gli autori peserebbe, negli adulti, per l’80,87% di tutti i traumi spinali da sport; seguono sci e snowboarding con l’11,60% (Hauser, B. M., Gupta, S., Hoffman, S. E., Zaki, M. M., Roffler, A. A., Cote, D. J., Lu, Y., Chi, J. H., Groff, M. W., Khawaja, A. M., Smith, T. R., & Zaidi, H. A. (2021). Adult sports-related traumatic spinal injuries: do different activities predispose to certain injuries?, Journal of Neurosurgery: Spine (published online ahead of print 2021). Retrieved Aug 27, 2021, from https://thejns.org/spine/view/journals/j-neurosurg-spine/aop/article-10.3171-2021.1.SPINE201860/article-10.3171-2021.1.SPINE201860.xml).

Gli altri sport hanno incidenze minime: nuoto e sport d’acqua del 2,89%, sport da contatto del 2,76% e lo skateboarding/rollerblading del 1,32%.
Gli autori hanno utilizzato il National Trauma Data Bank (NTDB) per individuare tutti i casi di infortuni sportivi verificatesi in soggetti di età superiore ai 18 anni a livello federale: in tutto 80,040 casi, dei quali il 15% (12,031) legati a sport. Un dato interessante è che l’età media di questi pazienti è di 48 anni, contro i 43 di tutte le altre tipologie di trauma sportivo.

Altre caratteristiche demografiche valide per tutti i traumi sportivi è il genere maschile e l’etnia bianca, oltre alla possibilità di pagarsi una assicurazione. In questo gruppo di pazienti, la durata del ricovero è in media 2,3 giorni più lunga rispetto a quella di pazienti con lesioni traumatiche non da sport e richiede spesso un periodo successivo di riabilitazione (32% dei casi). Non solo. Nel 15% di questi soggetti, la lesione traumatica ha originato una vera e propria lesione spinale, richiedendo un intervento di di chirurgia vertebrale nel 9,1% dei casi.

C’è da sottolineare che anche se la maggior parte dei traumi spinali da sport sono legati al ciclismo, questo è lo sport che meno spesso determina una lesione spinale (13%), soprattutto se confrontato con gli sport da contatto (41%) e gli sport d’acqua (49%). Di pari passo, la media del ricovero dei pazienti giunti in ospedale con un trauma spinale per sport da contatto è di 7 giorni più lunga che negli altri.

Spesso, infine, chi si procura un trauma alla colonna vertebrale facendo sport, spesso vede coinvolte anche le gambe (38,8%), il torace (37,5%) e le braccia (37,1%) e subisce un trauma cranico concomitante (38,5%). Data la gravità delle conseguenze di una lesione spinale nella vita di un soggetto, gli autori evidenziano l’importanza di fare il possibile per ridurre il numero di questi incidenti.

Stefania Somaré