Fino a pochi anni fa erano disponibili solo protesi seriali prodotte convenzionalmente o protesi realizzate su misura per pazienti con tumori ossei.
Oggi, grazie a una combinazione di additive manufacturing (AM) e TC, è possibile creare protesi veramente su misura per il paziente. All’avanguardia in queste tecnologie è la siciliana MT Ortho.
Inizialmente MT Ortho si è concentrata sulla produzione di protesi custom made, per applicazioni nell’ambito della neurochirurgia (cranioplastiche custom made) e dell’ortopedia oncologica (mega protesi di ricostruzione).
Nel contempo, l’azienda ha comunque avviato diversi progetti per ottenere il marchio CE di dispositivi seriali nell’ambito della neurochirurgia. Uno di questi è un progetto rivoluzionario che si propone di sviluppare un innovativo impianto cifoplastico per il trattamento dei crolli vertebrali. Tale dispositivo innovativo permetterà di sostituire gli attuali riempitivi ossei (come cementi e bio-cementi) con un materiale osteoinduttivo, eliminando i possibili effetti avversi legati alla tecnica convenzionale.
La combinazione tra il potenziale fornito dalle tecnologie di imaging medicale digitale e la libertà progettuale dell’AM ha aperto nuove opportunità nella protesica, permettendo di ottenere dispositivi customizzati e di migliorare l’efficacia della diagnosi, della pianificazione, dell’intervento chirurgico e del risultato clinico.
Lo sviluppo di protesi customizzate passa per una serie di fasi che richiedono la stretta collaborazione tra il chirurgo e il team di ingegneri MT Ortho.
Si parte dall’eseguire una TAC, che consente di costruire un modello 3D che riproduce le caratteristiche anatomiche del paziente. Si discute poi l’intervento con il chirurgo, individuando le vie d’accesso. Gli ingegneri progettisti determinano quindi le caratteristiche dei sistemi di fissaggio, considerando le resistenze del materiale; viene progettata la protesi e il progetto viene riesaminato con il chirurgo per la fattibilità. Infine, la protesi viene stampata, spesso con una copia di backup, in caso di imprevisti. La protesi non richiede di solito particolari post lavorazioni, al di là del lavaggio finale e della sterilizzazione, che può avvenire all’origine o in autoclave presso lo stesso ospedale di destinazione.