Quando una protesi cambia la vita

2003

Perdere uno o più arti è un evento traumatico che cambia la vita. Lo sa bene Maria Maione, trentunenne di Benevento che nel 2014 ha perso entrambi gli arti superiori in un gravissimo infortunio agricolo.

Oggi, con la collaborazione dell’Ausl della Romagna e del Centro Protesi Inail, Maria ha ritrovato la propria indipendenza grazie a un intervento di protesizzazione innovativo mai tentato prima.

La novità non è stata tanto la protesi utilizzata quanto gli interventi ai quali Maria è stata sottoposta prima della protesizzazione: un intervento di Targeted Muscle Reinervation, da entrambi i lati, atto a ristabilire un controllo motorio da parte del soggetto, in particolare collegando ai muscoli della spalla i nervi che prima controllavano il braccio; in un secondo intervento di osteo-integrazione è stato poi inserito un perno nel moncone di omero dell’arto sinistro restato attivo e forte.

Al perno è stata poi attaccata la protesi mioelettrica. Entrambi gli interventi sono stati condotti presso l’Ospedale Civico di Faenza, afferente proprio all’Ausl della Romagna, il primo nel 2017 e il secondo nel 2018. Una volta eseguiti i due interventi, Maria ha potuto ricevere le protesi mioelettriche.

Il team del Centro Protesi Inail con Maria

L’ing. Andrea Giovanni Cutti del Centro Protesi Inail ha spiegato: «la fase di costruzione delle protesi mioelettriche è iniziata a luglio 2018 e si è conclusa a febbraio 2019, quando l’assistita ha potuto tornare a casa e cominciare a usare le protesi nella vita di tutti i giorni.
Le protesi sono state costruite su misura dai tecnici del reparto mioelettrico con il supporto dell’azienda tedesca che ci ha fornito la componentistica. Si tratta di una protesi con 2 elettrodi, per il braccio sinistro, e di una con 6 elettrodi per il braccio destro: questi captano la contrazione muscolare e permettono il movimento della protesi.

Grazie all’impianto osteointegrato la spalla è completamente libera e può essere utilizzata pienamente per le attività di vita quotidiana. Come mangiare, scrivere con il computer, svolgere le faccende domestiche». Maria ha dovuto seguire un percorso riabilitativo per imparare a usare le due protesi, percorso effettuato sempre presso il Centro Protesi Inail.

Stefania Somaré