Piede torto e tutore di Steenbeek

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Il piede torto congenito è tra le prime cause di deformità nel neonato, è più diffuso nei Paesi in via di sviluppo ma si registra anche nei Paesi industrializzati.
Una delle possibilità di trattamento è il metodo Ponseti, che fa uso di tecniche manipolatorie, del gesso e di tutori.

Tra i tutori efficaci in questo senso figura quello di Steenbeek, la cui funzione è mantenere la correzione ottenuta in abduzione: si tratta di un tutore semplice da costruire e che consiste di una barra di diversa lunghezza che si attacca alla base di due “scarpe”.

Un team di ricerca indiano ha studiato in 150 bambini l’impatto che le diverse lunghezze della barra possono avere sul piede e sulla caviglia (Anil Agarwal e Sitanshu Barik. Effect of bar length on foot abduction and ankle dorsiflexion in Steenbeek foot abduction brace. Journal of Pediatric Orthopaedics B).

In particolare, sono state misurate la dorsiflessione della caviglia e l’abduzione del piede, prima senza tutore, poi con un tutore standard e in seguito con variazioni di lunghezza successive da -2 a +2 unità.

I risultati hanno confermato l’efficacia del tutore nel correggere l’abduzione del piede, ma non per la dorsiflessione della caviglia. I cambiamenti di lunghezza della barra non hanno invece dato alcuna variazione nei risultati.

Stefania Somaré