L’ordinamento del Corso di Laurea in Osteopatia, emanato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dal Ministero della Salute, è approdato con il Decreto Interministeriale numero 1563, del primo dicembre 2023, sulla Gazzetta Ufficiale. In primo luogo viene aggiunta la definizione della figura sanitaria dell’osteopata, affiancata dalle sue mansione e possibilità di intervento.

Si legge: l’osteopata è «quel professionista sanitario che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, interventi di prevenzione e mantenimento della salute attraverso il trattamento osteopatico di disfunzioni somatiche non riconducibili a patologie nell’ambito dell’apparato muscolo scheletrico».

Questa figura «effettua la valutazione osteopatica attraverso l’osservazione, la palpazione percettiva e i test osteopatici per individuare la presenza di segni clinici delle disfunzioni somatiche del sistema muscolo scheletrico» e, conseguentemente, elabora un trattamento osteopatico che sia personalizzato, occupandosi anche di rendere autonomo il paziente rispetto alla gestione della propria condizione. Infine, l’osteopata si occupa anche del follow up successivo il percorso svolto. Ma che dice il decreto rispetto al Corso di Laurea?

Aggiunte materie specifiche allo schema di base

Questo documento va a definire alcune materie che il laurendo in osteopatia deve studiare e conoscere, come “Storia della medicina” e “Bioingegneria”, che vanno a unirsi all’altra materia propedeutica “Sociologia dell’ambiente e del territorio”, mentre tra le discipline afferenti alle Scienze Biomediche viene aggiunta “Medicina fisica e riabilitativa”.

La modifica più importante riguarda però l’area di competenza dell’osteopata, definita da quattro insegnamenti: “Scienze tecniche e mediche applicate”, “Medicina fisica e riabilitativa”, “Malattie dell’apparato locomotore” e “Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative”.

Aggiunte anche altre materie, di indirizzo preventivo, pedagogico, di management e interdisciplinare, ovvero “Scienze tecniche dietetiche applicate”, “Psicologia clinica”, “Psichiatria”, “Medicina legale”, “Metodi e didattiche delle attività motorie” e “Metodi e didattiche delle attività sportive”. Con la pubblicazione di questo decreto si potrà procedere alla definizione di Corsi di Laurea ad hoc per la formazione dei nuovi osteopati. Ma che ne sarà di quelli che già operano? Il prossimo passo sarà stabilire le equipollenze così da capire come agire.