Indice SANE per scegliere se impiantare una protesi inversa di spalla

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Quando l’artrosi di spalla si associa alla presenza di lesioni alla cuffia dei rotatori, il dolore e la limitazione funzionale possono diventare insostenibili e indurre il professionista a optare per l’impianto di una protesi.

Nei soggetti nei quali la lesione alla cuffia dei rotatori è molto estesa può essere consigliata una protesi inversa: nelle protesi tradizionali, infatti, queste lesioni possono tradursi in un minore recupero funzionale. Tuttavia, anche la scelta della protesi inversa non assicura di raggiungere gli obiettivi prefissati, determinando certamente insoddisfazione nel paziente, e non solo. Secondo uno studio del Boston Sports and Shoulder Center del New England Baptist Hospital di Waltham (USA) si potrebbe utilizzare l’indice SANE (Single Assessment Numeric Evaluation) preoperatorio per individuare i pazienti con maggior rischio di incorrere in outcome sconfortanti.

Questo è un semplice indice appartenente alla famiglia dei PROM, ovvero test basati su domande al paziente, che permette di misurare la percezione del paziente rispetto alla propria funzionalità di spalla. Utilizzato dopo un intervento di artroplastica di spalla consente di valutare il successo dell’intervento percepito dal soggetto.

Una sola la domanda posta al paziente: “come valuteresti la funzionalià dell’articolazione interessata oggi”. Il paziente può dare una risposta numerica da 0 a 100, corrispondenti rispettivamente a “pessima” e “completamente funzionale”.
Il team di Waltham propone di utilizzare SANE prima dell’intervento. Vediamo su quali basi. Lo studio è di natura retrospettiva e coinvolge 60 pazienti con almeno due anni di follow-up, tutti sottoposti a protesi inversa per massive lesioni alla cuffia dei rotatori e privi di artrite glomerulare (Hamada score ≤3). 18 di questi pazienti ha sperimentato esiti poco soddisfacenti e sono pertanto stati inseriti nel gruppo di studio: i loro valori degli indici SANE, American Shoulder and Elbow Surgeons e Simple Shoulder Test sono decisamente peggiori di quelli degli altri partecipanti, rispettivamente di 61.6±29.5 contro 84.9±14.1, 58.9±22.5 contro 82.2±14.2 e 5.4±3.6 vs 8.5±2.4. Sin qui, nulla di eclatante.

Gli autori hanno anche osservato che questi 18 pazienti presentavano valori preoperatori di SANE decisamente più alti rispetto agli altri partecipanti, pari a 40.4±28.4 contro 18.8±15.7: da qui la proposta di utilizzare l’indice per discriminare chi sottoporre a protesi inversa e chi, invece, no. Secondo gli autori, infatti, chi ha un indice SANE elevato prima dell’intervento dovrebbe essere trattato in modo differente. Si tratta di pazienti che hanno ancora una buona funzionalità di spalla, nonostante le lesioni estese alla cuffia dei rotatori, per i quali probabilmente l’intervento protesico non è adeguato.

(Lo studio: Kirsch JM, Patel M, Hill BW, McPartland C, Namdari S, Lazarus MD. Preoperative Single Assessment Numeric Evaluation Score Predicts Poor Outcomes After Reverse Shoulder Arthroplasty for Massive Rotator Cuff Tears Without Arthritis. Orthopedics. 2022 Mar 4:1-6. doi: 10.3928/01477447-20220225-07. Epub ahead of print. PMID: 35245141)

Stefania Somaré