Frattura di arto inferiore ed esercizi di rinforzo isometrici in teleriabilitazione

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Transverse Fracture of the Tibia - Leg Fracture 3D illustration

Uno studio malese valuta l’efficacia di un approccio in telemedicina in termini di outcome ottenuti da un percorso riabilitativo a seguito di frattura di arto inferiore.

La riabilitazione isometrica viene spesso utilizzata per favorire il recupero funzionale e resistivo post frattura di arto inferiore, in quanto può essere eseguita senza carico e, quindi, in sicurezza anche nelle fasi precoci del recupero.
Gli esercizi isometrici sono statici e spesso sfruttano il peso corporeo e la gravità come strumento di carico. Per dare risultati i pazienti devono imparare a eseguire correttamente gli esercizi con sessioni di formazione affiancati dal fisioterapista.
Per agevolare i pazienti e favorire la compliance al trattamento, un gruppo di ricerca malese si è chiesto se una teleriabilitazione con esercizi isometrici possa portare esiti almeno equiparabili a quelli in presenza.

Formazione con supporto video porta risultati migliori

Gli autori hanno messo a confronto gli esiti di un programma di riabilitazione isometrica in presenza con uno a distanza. Dei 55 pazienti coinvolti, 33 appartenevano al gruppo di intervento e 32 al gruppo di studio. Questi ultimi hanno utilizzato videoclip per apprendere la riabilitazione isometrica. Alla fine, gli autori hanno messo a confronto gli outcome, in termini di forza muscolare e gestione del dolore.

È emerso che l’uso di video provoca un miglioramento degli outcome, sia per il dolore che per il mantenimento della forza muscolare. Il metodo, inoltre, sembra essere ben accettato da parte dei pazienti. Gli autori concludono che il metodo possa essere utile in clinica. Chiaramente, il numero di pazienti preso in considerazione è basso: servirebbero quindi prove anche in campioni più numerosi. Comunque, l’indicazione potrebbe essere utile, soprattutto in un momento storico che punta molto alla sanità digitale e al creare autonomia da parte di un paziente.

Incidenza delle fratture di arto inferiore

La questione presa in esame da questo studio malese ha un certo peso anche per il costante aumento di fratture che si verificano annualmente a carico dell’arto inferiore. In Italia come nel resto del mondo. La più frequente è senza dubbio quella di femore, legata alla fragilità ossea e all’osteoporosi: frattura che nel nostro Paese presenta un’incidenza superiore ai 300 casi ogni milione di abitanti per le donne e ai 150 per gli uomini (dati SIOT). A questi numeri vanno poi sommati quelli delle fratture che si verificano per traumi ad alta intensità, in ambito lavorativo, sportivo o stradale.  

(Lo studio: Ramoo, Vimala. Effect of Video-Assisted Isometric Strengthening Exercise Program on Pain and Muscle Strength Poststabilization of Lower Limb Fracture. Orthopaedic Nursing 42(6):p 354-362, November/December 2023. | DOI: 10.1097/NOR.0000000000000985)