Uno studio pubblicato su BMC Musculoskeletal Disorders da un team cinese, afferente al Second Xiangya Hospital della Central South University di Changsha, propone una nuova versione abbreviata dello Spine Functional Index, portando da 25 a 10 le voci prese in considerazione.

Nello studio, oltre a sviluppare l’indice, gli autori determinano anche la correlazione tra il SFI-10 e il SFI-25 e quella con la condizione specifica del paziente, lo stato di salute generale e il dolore e si assicurano che l’indice breve sia valido e abbia un’alta consistenza interna.

L’indice è stato sviluppato con uno studio trasversale condotto con la partecipazione di 505 pazienti con patologia spinale sub-acuta o cronica in fisioterapia, ai quali vanno aggiunti 1433 pazienti utilizzati per le fasi di validazione, i cui dati, resi anonimi, derivano da tre studi già pubblicati sul SFI-25. 

Gli interventi degli autori

Punto di partenza dello studio è stato determinare il numero minimo di aspetti da tenere in considerazione nell’indice, ovvero le domande da porre al paziente.

L’indice originale SFI-25 si concentra su 25 temi con base biopsicosociale, 15 di carattere generale e 10 di carattere regionale. Per ogni aspetto ci sono 3 risposte possibili: si, no, in parte.

Il nuovo indice deve in qualche modo riuscire a dare le stesse informazioni sul paziente, anche se in versione più breve. Dopo avere stabilito che 10 fosse un numero adeguato, gli autori hanno utilizzato 4 diversi metodi per sviluppare altrettanti varianti del nuovo indice:

  • una metodologia qualitativa di conservazione dei contenuti
  • una metodologia quantitativa fattoriale
  • una metodologia quantitativa Rasch
  • una versione casuale, utilizzata come controllo comparativo.

Ottenuti gli score, si è passati alla fase di validazione, necessaria per capire quale desse risultati più in linea con gli strumenti utilizzati nella valutazione dei pazienti con lesione spinale sub-acuta o cronica.

Lo score finale

L’indice SFI-10 sviluppato prende in considerazione i seguenti aspetti: Evitare lavori pesanti, Dolore/Problemi, Doveri/Lavoretti, Sonno, Cura personale, Attività quotidiane, Vestizione, Sedersi, Alzarsi, Piegarsi verso il basso/Raggiungere un oggetto.

Importante sottolineare che questo indice conserva il rapporto 60:40 del SFI-25 relativo agli aspetti biopsicosociali: una qualità importante perché riduce il rischio di confondere cambiamenti funzionali e sintomatici.

Secondo gli autori l’indice breve ha il vantaggio di richiedere meno tempo per essere completato, il che riduce il costo amministrativo associato. Inoltre, sembra che questa versione riduca anche il rischio di errore di valutazione.

A detta degli autori questo studio offre anche un metodo efficace per sviluppare altre scale PROMs ridotte, così da renderne più semplice l’applicazione a livello clinico e di ricerca.

Studio: Gabel, C.P., Cuesta-Vargas, A., Dibai-Filho, A.V. et al. Developing a shortened spine functional index (SFI-10) for patients with sub-acute/chronic spinal disorders: a cross-sectional study. BMC Musculoskelet Disord 25, 236 (2024).

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