In presenza di una lesione spinale acuta è importante effettuare una decompressione per limitare i danni neurologici.

Tuttavia, a oggi non c’è ancora consenso rispetto alle tempistiche migliori da utilizzare. Per questa ragione un team di ricerca nord americano ha effettuato una revisione sistematica della letteratura, alla ricerca di evidenze da poter applicare alla clinica. 

La tematica oggetto di questa revisione è senza dubbio importante, tanto che nel 2017 è già stata al centro di un’altra revisione che aveva evidenziato l’importanza di una decompressione entro 24 ore dall’evento lesivo. Tuttavia, la forza di questa evidenza era da bassa a molto bassa. Dal 2017 a oggi sono stati pubblicati molti altri studi in Letteratura, il che permette di rivalutare la questione.

Le domande cui gli autori cercano di dare risposta è quale sia la differenza negli esiti neurologici post lesione spinale in pazienti trattati con decompressione prima delle 8 ore, tra le 8 e le 24 ore, dopo le 24 ore e addirittura se seguiti solo con un percorso conservativo. Inoltre, se la decompressione precoce porta a esiti migliori in determinate sottopopolazioni di pazienti con lesione spinale. Da ultimo, si valutano i costi associati a una decompressione precoce contro quelli di una decompressione più tardiva.

La revisione e i suoi risultati

Il lavoro si basa su 15 articoli in tutto, dei quali 6 già presenti nella precedente revisione. Le cause principali di lesione spinale dei pazienti presi in considerazione in questi studi sono gli incidenti d’auto e le cadute. Per poter rispondere alle domande sopra delineate, gli autori hanno dovuto separare in qualche modo gli studi che si concentrano su decompressioni precoci o più tardive. Per essere precisi, gli interventi precoci sono avvenuti o entro le 4 ore dalla lesione o tra le 4 e le 12 ore.

I campioni presi in considerazione dagli studi hanno dimensioni variabili, comprese tra 35 e 888 unità nei lavori che si concentrano su una soglia minima di 24 ore e tra 42 e 72 ore per gli interventi entro le 24 ore. Non stupisce che oltre il 65% della popolazione inclusa in questi studi è di genere maschile, con età compresa tra i 35 e i 59 anni. Variabile anche il periodo di follow up preso in considerazione: per 10 lavori è inferiore ai 6 mesi, mentre per 8 è superiore a questo periodo. Il tasso di follow up raggiunto nelle sperimentazioni è compreso tra il 65,4% e il 100%.

La revisione conferma con evidenza moderata che una decompressione effettuata prima delle 24 ore, piuttosto che dopo, permette al paziente di riprendersi da un ASIA Impairment Score (AIS) maggiore di 2, sia a 6 che a 12 mesi dall’evento.

Inoltre, sembra che i pazienti che vengono decompressi entro le 24 ore migliorino il proprio ASIA score motorio di 4,5 punti (evidenza moderata). Per quanto riguarda la gestione di questi pazienti, la decompressione precoce potrebbe ridurre l’ospedalizzazione, ma l’evidenza è davvero bassa.

Nulla sembra cambiare, invece, tra le due tempistiche in termini di sicurezza dell’intervento, complicanze come sepsi o infezioni, peggioramento neurologico e tasso di mortalità. Questa revisione non riesce invece a fornire alcuna indicazione per gli interventi entro le 8 ore dall’evento lesivo.

Studio: Fehlings MG, Hachem LD, Tetreault LA, Skelly AC, Dettori JR, Brodt ED, Stabler-Morris S, Redick BJ, Evaniew N, Martin AR, Davies B, Farahbakhsh F, Guest JD, Graves D, Korupolu R, McKenna SL, Kwon BK. Timing of Decompressive Surgery in Patients With Acute Spinal Cord Injury: Systematic Review Update. Global Spine J. 2024 Mar;14(3_suppl):38S-57S.