L’Asst Gaetano Pini-CTO di Milano ha realizzato delle brochure per assistere il paziente nella riabilitazione domiciliare e gestire l’impossibilità di accedere al servizio ambulatoriale, temporaneamente sospeso a causa dell’emergenza Covid-19.

Nel periodo di emergenza sanitaria anche le attività chirurgiche e riabilitative presso i centri ortopedici ospedalieri sono state ridimensionate e adeguate.

All’Asst Pini-CTO, oggi punto di riferimento per la provincia milanese, regionale, e nazionale per l’ortopedia, la riabilitazione specialistica e la reumatologia, sono state temporaneamente sospese molte attività come la chirurgia elettiva di natura ortopedica e quelle ambulatoriali.

Il dottor Lorenzo Panella, direttore del Dipartimento di Riabilitazione dell’Asst Gaetano Pini-CTO

L’Asst milanese, al fine di contenere i disagi legati al contingentamento dell’assistenza sanitaria, ha deciso di istituire un servizio telefonico attivo dal lunedì al venerdì e di creare alcune brochure per garantire la continuità riabilitativa a domicilio.
Ne abbiamo parlato con il dottor Lorenzo Panella, direttore del Dipartimento di Riabilitazione dell’Asst Gaetano Pini-CTO.

La riabilitazione rimane attiva

L’Asst Gaetano Pini-CTO è una struttura centrata sulla patologia dell’apparato locomotore ed è suddiviso in tre macroaree: reumatologica, ortopedica, riabilitativa.
Con i suoi 200 posti letto, il Dipartimento di Riabilitazione riveste particolare importanza per questo centro di eccellenza dell’ortopedia italiana ed è suddiviso in tre reparti, l’Unità Spinale, l’Unità di Medicina Riabilitativa e l’Unità di Riabilitazione Cardiologica.

Accedono ai vari reparti del Dipartimento di Riabilitazione pazienti provenienti da tutte le orto-traumatologie di Milano e provincia; sono pazienti con lesioni spinali, para e tetraplegici, pazienti con esiti di cardiochirurgia o scompenso cardiaco.
Il reparto di Medicina Riabilitativa fa circa 2.000 ricoveri all’anno di cui 700 sono fratture di femore dell’anziano.

La Regione Lombardia ha destinato l’Asst Gaetano Pini-CTO e l’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi quali hub per la traumatologia per la provincia milanese.
Al Pini è stata sospesa la chirurgia elettiva di natura ortopedica ma, rimanendo attiva la traumatologia, il reparto di riabilitazione continua a ricoverare la chirurgia che viene prodotta in seno a questa struttura ospedaliera e dagli altri ospedali.

«Con l’emergenza Covid-19 il reparto di medicina riabilitativa ha continuato a lavorare, seppure il numero di pazienti ricoverati sia stato notevolmente ridimensionato», spiega il dottor Panella. «Abbiamo concentrato i ricoveri soltanto sulla traumatologia, prevalentemente dell’anziano, riducendo di fatto le attività; questo ci ha permesso di gestire le camere – normalmente a due letti – come stanze singole.
I pazienti sono stati sottoposti a un primo tampone prima dell’intervento chirurgico e un secondo prima dell’accesso al reparto di riabilitazione al fine di contenere il più possibile l’infezione».

A fianco della popolazione

Sebbene ridimensionata, l’attività dell’Asst Gaetano Pini-CTO è continuata, mentre è stata completamente sospesa quella ambulatoriale.
«Abbiamo dovuto chiudere le attività ambulatoriali di routine, le quali sono rimaste aperte soltanto per le urgenze», precisa Panella. «Per far fronte a questo significativo disagio per la popolazione abbiamo deciso di istituire una linea telefonica per qualsiasi urgenza o necessità. Tutti i giorni dal lunedì al venerdì, digitando il numero di telefono 334 1537593, dalle 14.00 alle 15.00, è possibile parlare con uno specialista in medicina fisica e riabilitativa del nostro Istituto.
Chiunque quindi, sia per quanto riguarda la città di Milano sia la provincia, può utilizzarlo per sottoporre il proprio problema di natura osteoarticolare.
Certo il servizio non è paragonabile a quello di una visita ambulatoriale, ma può dare delle indicazioni utili al cittadino».

Oltre a questo servizio, sono state redatte alcune brochure volte a favorire la continuità riabilitativa a domicilio dei pazienti dimessi.
«Per ora sono state preparate due brochure, la prima fa riferimento ai pazienti che direttamente dopo le dimissioni dalla chirurgia tornano a casa, la seconda a quei pazienti che prima delle dimissioni dal nostro ospedale hanno fatto degenza anche presso il reparto di riabilitazione», spiega il dottor Panella.

«Le brochure forniscono tutta una serie di consigli e di esercizi molto semplici per continuare in maniera corretta e autonoma l’attività riabilitativa a casa.
L’elemento interessante di questa iniziativa è la possibilità di scaricare la brochure in formato pdf dal nostro sito internet, ma anche di cliccare sui vari esercizi proposti e accedere attraverso link di rimando al video che riproduce ciascun l’esercizio.
Ciascun esercizio è eseguito e illustrato dai nostri fisioterapisti c’è quindi, in questo senso, una continuità terapeutica e una garanzia legata alla supervisione della nostra équipe medica».

Un aiuto per la riabilitazione a casa

La brochure – è in via di realizzazione una terza sulle attività ambulatoriali – è una sorta di educational al paziente.
«Il paziente che viene operato di ginocchio o di anca e viene dimesso dal reparto di ortopedia o di riabilitazione e va a casa, per fare un esempio, deve comunque continuare la riabilitazione», continua Panella.
«Gli step del percorso riabilitativo sono diversi.
È innanzitutto necessario recuperare l’articolarità, poi la funzione che garantisce la ripresa delle più semplici attività quali la posizione in piedi, il cammino, il salire e scendere le scale.
A questo punto sarà necessario recuperare la massa muscolare per poter svolgere le attività della vita quotidiana in completa autonomia.

È quindi fondamentale dare continuità al percorso riabilitativo a casa, ma questo deve essere avvenire effettuando gli esercizi proposti in maniera corretta.
Quando ciò non avviene, c’è il rischio di danneggiare le strutture articolari e di vanificare il trattamento chirurgico anche se eseguito a regola d’arte.

Il significato quindi di queste nostre brochure in epoca Covid-19 è proprio quello di fornire un supporto educazionale al paziente, il quale può comunque e sempre in caso di dubbio rivolgersi a noi attraverso il servizio telefonico che abbiamo istituito e di cui abbiamo parlato. Questo vicaria oggi l’impossibilità di accedere alle attività ambulatoriali chiuse per l’emergenza sanitaria. In condizioni di normalità infatti ogni paziente dimesso dall’Asst Gaetano Pini-CTO viene rinviato a una valutazione ambulatoriale, c’è quindi un controllo effettuato sia per la parte chirurgica-ortopedica, sia per la parte di continuità riabilitativa.

In genere, il paziente ha accesso alla continuità in regime di MAC (Macro Attività Complesse) o in regime ambulatoriale. Questo dipende dal livello di recupero funzionale che il paziente ha raggiunto durante la degenza oppure, se dimesso direttamente dall’area ortopedica chirurgica, ha un accesso diretto all’area di continuità riabilitativa non in degenza ma in regime ambulatoriale.

Il Pini offre anche la possibilità di effettuare dell’idrochinesiterapia con piscine terapeutiche, le quali in regime di normalità vengono utilizzate e forniscono al paziente un significativo beneficio in termini di recupero funzionale».

Con l’ingresso nella fase 2 del piano di lotta al coronavirus, l’Italia ha iniziato a convivere con il virus.
L’obiettivo all’Asst Gaetano Pini-CTO è di un ritorno graduale alla normalità con il ripristino di quelle attività oggi sospese.

Roberto Tognella