In ambito ortopedico, il servizio di telemedicina non si limita al consulto e alla visita, ma arriva a estendersi al percorso fisioterapico e riabilitativo.

Tuttavia, quando si parla di telemedicina applicata al trattamento del dolore muscoloscheletrico, il linguaggio esistente è inadatto. Per colmare questo gap, un team di ricerca internazionale ha avviato un’indagine Delphi online, coinvolgendo 160 esperti tra ricercatori, medici, rappresentanti dei consumatori, partner industriali, manager sanitari e decisori politici.
In tutto sono stati portati avanti 3 round, il secondo e il terzo dei quali hanno avuto una ritention rispettivamente dell’83% e dell’84%.

I risultati dell’indagine

Nel corso dell’indagine sono state identificate 14 priorità di ricerca nell’ambito della telemedicina al servizio del dolore muscoloscheletrico, partendo da 20, tra le quali lo sviluppo di strategie basate sulle telecomunicazioni, l’implementazione di servizi di telemedicina, l’efficacia e il rapporto costo/beneficio di questi servizi, l’equità degli interventi in telemedicina, la qualità della ricerca e, infine, la letteratura.

Inoltre, i membri del panel hanno stabilito di utilizzare come terminologie standard sanità digitale e telemedicina, scelti da una lista di 37 termini.
Allo studio (Shaping consensus on research priorities and terminology in telehealth in musculoskeletal pain: an international modified e-Delphi study) hanno partecipato ricercatori brasiliani, australiani, danesi, statunitensi, sudafricani e indiani.

(Lo studio: Fandim, J.V., Hinman, R.S., Øverås, C.K. et al. One step at a time. Shaping consensus on research priorities and terminology in telehealth in musculoskeletal pain: an international modified e-Delphi study. BMC Musculoskelet Disord 24, 783, 2023)