Sempre più spesso i pazienti con lesioni alla colonna vertebrale vengono assistiti con diverse tecnologie per cercare di migliorare la mobilità degli arti superiori e ottenere maggiore autonomia.
Non vi è però consenso tra gli specialisti internazionali rispetto all’efficacia di queste tecnologie.
Un team inglese ha quindi avviato una revisione sistematica di tutti gli articoli pubblicati tra 1999 e 2019 (Readioff R, Siddiqui ZK, Stewart C, Fulbrook L, O’Connor RJ, Chadwick EK. Use and evaluation of assistive technologies for upper limb function in tetraplegia. J Spinal Cord Med. 2021 Feb 19:1-12. doi: 10.1080/10790268.2021.1878342. Epub ahead of print. PMID: 33606599).

In questi vent’anni sono stati pubblicati sul tema più di 1700 articoli: da questi, gli autori ne hanno individuati 24, che rispondono alle richieste della review stessa.
Questi sono stati suddivisi in cinque categorie: neuroprotesi invasive e non invasive, ortesi, sistemi ibridi, robotica e supporto dell’arto.

Gli autori si sono accorti che solo alcuni degli studi riportavano nel dettaglio le caratteristiche dei partecipanti.
In generale, però, tutti gli studi concludevano che le varie forme di tecnologia assistiva utilizzate erano utili nel migliorare la funzione dell’arto superiore.
Un’indicazione che supporta, dunque, le attuali scelte terapeutiche.

Stefania Somaré