Supporti per arco plantare, quanto conta la rigidità del materiale?

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Piede

La distribuzione della pressione plantare può essere alterata da una serie di patologie ortopediche, non solo del piede: anche la postura, per esempio, ha la sua importanza. Inoltre, una pressione plantare alterata può portare, nel tempo, allo sviluppo di infiammazioni a carico del piede e ad alterazioni strutturali. Uno dei primi sintomi associati è spesso il dolore.
Esistono vari tutori che lavorano per distribuire in modo uniforme la pressione a carico della pianta del piede e alleviare il dolore dei pazienti. Tra questi, vi sono anche i supporti mediali per l’arco plantare, proposto in diverse soluzioni in commercio.

Come tutte le ortesi, questo device può essere prodotto in modo personalizzato.
Un recente studio tailandese ha valutato la relazione esistente tra la durezza del materiale utilizzato per il confezionamento di questo tutore e la pressione plantare. Sotto la lente di ingrandimento anche il confort del paziente. Gli autori hanno coinvolto nello studio 12 volontari sani, per evitare che i risultati fossero influenzati da una patologia ortopedica.

Tre i dispositivi messi a confronto: un supporto per arco mediale in silicone di rigidità A, un tutore simile ma di rigidità B e un supporto commerciale prefabbricato. I dispositivi personalizzati sono stati realizzati con la stampa 3D. I partecipanti sono stati divisi in 3 gruppi in modo casuale, indossando in sequenza per un mese ognuno dei tre dispositivi, con 3-4 giorni di intervallo tra l’uno e l’altro. La pressione plantare è stata misurata prima e dopo l’uso di ognuno dei plantari, concentrandosi su varie zone: avampiede, medio piede e retro-piede. Il comfort di ogni supporto è stato valutato direttamente dai volontari tramite un questionario. I risultati ottenuti in merito alla pressione plantare sono stati simili per tutti e tre i tutori: a un mese dall’intervento tutti i pazienti avevano medie più alte di pressione nel medio piede, mentre la pressione a livello di avampiede e retropiede era decisamente inferiore.

Sembrerebbe quindi che non sia necessario investire nella realizzazione di un plantare personalizzato per il supporto dell’arco plantare… eppure i prodotti su misura sono stati valutati come più comodi, il che può favorire un indossamento prolungato nel tempo. Stabilito che i diversi dispositivi testati influenzano in modo simile la distribuzione della pressione plantare e che la rigidità del materiale utilizzato ha poca importanza, secondo gli autori sarebbe importante capire quale sia il loro effetto sul dolore, testandoli quindi su pazienti con problematiche al piede.

Sarebbe interessante che fossero gli stessi autori a proporre uno studio di questo tipo, magari coinvolgendo pazienti con diversi problemi di pressione plantare. Due gli istituti coinvolti in questo studio, che è pubblicato su Prosthetics and Orthotics International: il Centro MTEC dell’agenzia NSTDA (National Science and Technology Development Agency) e il Dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitazione della Facoltà di Medicina della Thammasat University.

(Lo studio: Channasanon S, Praewpipat B, Duangjinda N, Sornchalerm L, Tesavibul P, Paecharoen S, Tanodekaew S. 3D-printed medial arch supports of varying hardness versus a prefabricated arch support on plantar pressure: a 1-month randomized crossover study in healthy volunteers. Prosthet Orthot Int. 2022 Aug 25. doi: 10.1097/PXR.0000000000000178. Epub ahead of print. PMID: 36037286)

Stefania Somaré