Fascite plantare migliora con tutore personalizzato e splint

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Uno studio iraniano, che ha visto la collaborazione della Scuola di Medicina dell’Università Tulane di New Orleans, dell’Università di Derby (UK) e dell’Università di Lahore (Pakistan), evidenzia l’utilità di utilizzare una ortesi di piede personalizzata realizzata con cad/cam e basandosi sulla pressione plantare dinamica del paziente per trattare la fascite plantare.
Questa è una delle principali cause di dolore al tallone. Si tratta di una patologia spesso degenerativa che coinvolge la fascia del piede, un’ampia porzione di tessuto connettivo che protegge le strutture profonde nel piede, sostenendo allo stesso tempo l’arco plantare ed essendo aggancio per alcuni muscoli.

Microtraumi ripetuti possono determinare un’infiammazione di questa fascia che, come reazione, può ispessirsi e sviluppare la fascite plantare. Il tutto porta dolore, ma non solo: la fascite plantare è anche associata a un maggior rischio di cadute, oltre che a una riduzione dell’attività fisica. Non è facile stimare quante persone ne soffrano nel mondo, ma è certo che molti di questi soggetti necessitano di cure a lungo termine per ridurre il dolore.

Lo studio citato suggerisce che l’uso di un tutore personalizzato, associato a uno splint notturno, possa portare alla riduzione dello spessore della fascia e del dolore. La ricerca è randomizzata, anche se incentrata su un numero esiguo di pazienti: sono infatti solo 34, un numero che rende difficile generalizzare i risultati ottenuti. I partecipanti, tutti con fascite plantare, sono stati suddivisi in due gruppi, uno di studio che ha utilizzato il tutore personalizzato e lo splint notturno, e uno di controllo, al quale è stato assegnato solo lo splint. Entrambi i gruppi hanno utilizzato i dispositivi per un mese.

Gli autori hanno quindi valutato: lo spessore della fascia, misurato con una ecografia; il picco di pressione, la pressione media, il massimo della forza, ottenute con una piattaforma apposita; l’intensità del dolore, lo svolgimento di attività nell’arco della giornata, la qualità di vita e l’attività sportiva, registrati attraverso il Foot and Ankle Outcome Score. Il confronto di queste misure tra i due gruppi ha portato alle conclusioni già indicate. Più nel dettaglio, gli autori hanno trovato una riduzione significativa del dolore e dello spessore della fascia nel gruppo di studio; similmente, probabilmente come conseguenza del dolore diminuito, gli stessi partecipanti hanno aumentato l’attività quotidiana e hanno detto di vivere meglio.

Lo studio evidenzia anche cambiamenti nel picco di pressione e nella forza massima, rispettivamente con una tendenza all’aumento e alla riduzione in entrambi i gruppi. Individuare strategie per il trattamento della fascite plantare è importante, soprattutto perché questa può colpire anche soggetti giovani e la conseguente riduzione dell’attività fisica può, a sua volta, determinare conseguenze negative per la salute dei soggetti. Sarebbe utile ripetere lo studio su un maggior numero di pazienti, così da verificarli.

(Lo studio: Nakhaee M, Mohseni-Bandpei M, Mousavi ME, Shakourirad A, Safari R, Kashani RV, Mimar R, Amiri H, Nakhaei M. The effects of a custom foot orthosis on dynamic plantar pressure in patients with chronic plantar fasciitis: A randomized controlled trial. Prosthet Orthot Int. 2022 Aug 26. doi: 10.1097/PXR.0000000000000179. Epub ahead of print. PMID: 36037272)

Stefania Somaré