SLA, guanto robotico per migliorare l’efficacia della terapia occupazionale

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La sclerosi laterale amiotrofica è una patologia neurodegenerativa che colpisce i motoneuroni, portando inesorabilmente verso la paralisi. Nel mondo si stima un’incidenza di 1-3 casi ogni 100.000 abitanti l’anno, che in Italia si traducono in circa 1000 nuove diagnosi l’anno e 3500 pazienti attuali.

La prevalenza nella popolazione sta aumentando, soprattutto perché gli avanzamenti della ricerca consentono oggi ai pazienti di sopravvivere più a lungo, ma non esiste ancora una cura.
La riabilitazione ha un ruolo essenziale nella vita di questi soggetti perché consente loro di preservare elasticità muscolare e autonomia.
Spesso viene anche prescritto l’uso di tutori per sostenere il movimento di questi soggetti, che tendono ad affaticarsi facilmente.

Uno studio giapponese si è interrogato sull’utilità di un dispositivo robotico nel supportare la terapia occupazionale di pazienti con SLA per migliorare la destrezza dei movimenti della mano. Gli autori hanno anche indagato gli effetti di questa terapia assistita sulla connettività funzionale del cervello.
Il dispositivo consiste in un guanto robotico assistivo. Lo studio è stato condotto su dieci pazienti presso il Shiga University of Medical Science (SUMS) Hospital di Shiga. Previsto anche un gruppo di controllo.

I soggetti coinvolti hanno seguito un percorso riabilitativo di 14 giorni supportati dal guanto, con la richiesta di afferrare e spostare oggetti di circa 30 cm nello spazio in modo ripetuto per 15 minuti. Successivamente, lo stesso esercizio è stato eseguito per altri 15 minuti ma senza guanto.

I miglioramenti sono stati valutati con una serie di indici, come il Simple Test for Evaluating Hand Function (STEF), il grip strength test, il pinch meter for grip strength test e il Canadian occupational performance measure (COPM), tutti misurati prima e dopo la sessione di esercizio.

Gli autori hanno anche valutato la conduzione dei nervi di tutti i pazienti e, in sei di questi, cambiamenti nella connettività funzionale del cervello, sottoponendoli a rs-fMRI.
Tutti i risultati delle valutazioni sono stati quindi analizzati con sistemi statistici, rivelando che il programma assistito ha portato a miglioramenti nei valori di STEF, COPM e nel grip strengh test, mentre non ci sono stati cambiamenti nel three-pinch strength.
Anche la conduzione nervosa non ha mostrato alcun progresso.

Gli autori hanno osservato altresì miglioramenti nella connettività funzionale tra la corteccia insulare destra e la rete sensomotoria laterale destra, entrambi moderatamente associati a cambiamenti nei valori di STEF.
Dato che i miglioramenti non sono stati registrati nei pazienti del gruppo di controllo (seguiti con l’iter tradizionale), gli autori sottolineano l’utilità di usare un guanto robotico per supportare l’attività riabilitativa della mano dei soggetti con SLA.

Allo studio ha partecipato, oltre al SUMS Hospital, la Kobe University Graduate School of Health Sciences.

(Lo studio: Yamakawa I, Yamada A, Sonoda Y, Wakita K, Nishioka T, Harada Y, Ogawa N, Kitamura A, Sanada M, Tani T, Imai S, Urushitani M. Occupational therapy using a robotic-assisted glove ameliorates finger dexterity and modulates functional connectivity in amyotrophic lateral sclerosis. J Clin Neurosci. 2022 Nov 18:S0967-5868(22)00446-5. doi: 10.1016/j.jocn.2022.11.004. Epub ahead of print. PMID: 36411175)

Stefania Somaré