Nella maggior parte dei casi la scoliosi diventa manifesta intorno agli 8-10 anni d’età, anche se esistono casi di scoliosi infantile con esordi molto più precoci, tra 1 e 7 anni d’età.
Con un’incidenza del 2‰, questa è la forma di scoliosi più aggressiva, con ritmi di peggioramento che possono arrivare a 10-15° l’anno e che possono comportare gravi complicanze polmonari e non solo, mettendo a rischio la vita dei pazienti.
Esistono, però, casi di regressione spontanea. A esserne più colpiti sono i maschi, mentre per le altre tipologie di scoliosi c’è una netta prevalenza del genere femminile.
Di norma quando le curve sono da subito molto accentuate si tende a utilizzare un gesso correttivo, mentre per curve più lievi si parte con un busto correttivo. Esistono, tuttavia, esperienze che vedono nel gesso un ottimo alleato per rallentare il tasso di peggioramento della scoliosi nei soggetti più piccoli, con il rischio però di perdere tutto il vantaggio acquisito una volta che si passi al corsetto.

Non solo. Mettere un gesso richiede il ricovero e la sedazione, senza contare che la gestione giornaliera è decisamente meno comoda rispetto a un corsetto amovibile per l’igiene.
Per stabilire se sia più indicato usare da subito un corsetto rigido h24 oppure optare per un gesso, è stato da poco avviato un progetto internazionale che coinvolge i centri clinici che si occupano di scoliosi in 40 Paesi tra America, Europa e Asia.

Sabrina Donzelli, fisiatra ISICO

A questo progetto partecipa anche l’Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale – ISICO: principale responsabile è il professor Stefano Negrini, direttore dell’istituto, mentre la referente direttamente coinvolta nella ricerca è la dottoressa Sabrina Donzelli, fisiatra.
I soggetti coinvolti sono 440: 220 bambini e 220 genitori.
Donzelli spiega: «nel corso dei due anni di durata del progetto, finanziato dall’Università dello Iowa e da The Orthopaedic Research and Education Foundation porteremo da parte nostra fra i 5 e 10 casi trattati presso il nostro Istituto ai fini della ricerca. Isico ha parecchi anni d’esperienza nell’uso dei corsetti, la nostra partecipazione non prevedrà l’applicazione di gessi, i nostri risultati in corsetto verranno confrontati con quelli di altri centri che applicano i gessi».

Stefania Somaré