L’individuazione dei segnali corretti da utilizzare per il controllo delle protesi di arto superiore è uno degli aspetti più sfidanti del momento e sono numerosi i gruppi di ricerca impegnati in tal senso. Molti stanno lavorando sui segnali nervosi in arrivo alla muscolatura residua dell’arto, progettando protesi mioelettriche.
Uno studio iraniano ha presentato un modello di controllo ibrido basato sull’elettromiografia di superficie e sul comando vocale (Alkhafaf OS, Wali MK, Al-Timemy AH. Improved hand prostheses control for transradial amputees based on hybrid of voice recognition and electromyography. The International Journal of Artificial Organs. December 2020. doi:10.1177/0391398820976656).
Il modello è presentato come in grado di migliorare le prestazioni della protesi e facilitare la vita dell’amputato che la indossa.
Allo studio hanno collaborato l’Università di Musul, l’Università di Bagdad e la Middle Technical University, sempre a Bagdad.
Gli autori hanno presentato tre differenti combinazioni di sistemi di controllo vocale ed elettromiografico, tutti caratterizzati da un costo contenuto e da semplicità d’uso.
Le diverse strategie possono essere utili per pazienti con amputazioni di diverso tipo. La strategia è stata verificata su persone sane e amputate, mostrando di essere robusta e affidabile, con un’accuratezza che va dal 94% al 99% a seconda della combinazione presa in considerazione.

Stefania Somaré