La scoliosi idiopatica infantile è una patologia della colonna vertebrale più rara rispetto alla scoliosi idiopatica giovanile, essendo caratterizzata da una incidenza di 40 casi ogni 100 mila nati.
Si tratta di una scoliosi che compare entro i 5 anni di età e che può avere una progressione molto aggressiva e può sfociare, se non ben trattare, in problematiche polmonari. Da letteratura, inoltre, questa scoliosi interessa un numero di maschi proporzionalmente superiore alla scoliosi giovanile, invece tipicamente femminile. Si può anche dire che questa scoliosi è spesso più aggressiva nel paziente di sesso maschile rispetto a quello femminile.
Un recente studio nordamericano si concentra sulla scoliosi idiopatica a esordio precoce per valutare gli effetti di un trattamento con barre magnetiche a lunghezza controllabile (MCGR): si tratta di un sistema che permette di allungare le barre di controllo per seguire la crescita della colonna del paziente, tenendo contemporaneamente sotto controllo l’aggravamento della curva scoliotica. Di norma questo approccio, come ogni altro approccio chirurgico, viene messo in campo per curve superiori ai 60°. Sotto questo valore si preferisce utilizzare degli approcci conservativi.
Quanto è efficace il metodo?
Pubblicato su Spine Deformity, lo studio si concentra su 135 pazienti, di età media 8,1 anni, tutti trattati con il sistema MCGR. Gli autori hanno preso in considerazione dati relativi a scoliosi, cifosi, altezza coronale e allungamento 3D della colonna in tre diversi momenti: prima dell’intervento, dopo l’intervento e a due anni di follow-up.
Lo studio mette in luce alcuni dati interessanti che confermano l’utilità dell’approccio in questa categoria di pazienti. Il confronto pre e post intervento evidenzia un netto miglioramento della scoliosi, passata dai 71° ai 41°, angolo che resta praticamente costante durante tutto il periodo di follow-up preso in considerazione. Diminuisce inizialmente anche la cifosi, da 49° a 36°, con un lieve rialzo nei due anni successivi, per attestarsi su una media di 42°, comunque inferiore all’angolo pre-operatorio.
Accanto a queste informazioni, che raccontano del successo sul rallentamento della progressione della deformità, va aggiunto che la colonna vede un notevole allungamento: in media di 22 mm in pazienti di età inferiore ai 5 anni, di 26 mm in pazienti di età compresa tra i 5 e i 10 anni e di 41 mm nei pazienti con più di 10 anni. Lo studio, infatti, ha coinvolto pazienti fino ai 15 anni di età. Se si prende in considerazione la crescita media delle vertebre, questa è di 1,3 mm negli under 5, di 1,4 mm nella fascia 5-10 anni e di 2,2 mm negli over 10.
Qualche informazioni in più
Come già accennato, l’impianto delle barre magnetiche per il controllo della progressione scoliotica viene effettuato di solito in pazienti con curve superiori ai 60°. Un’altra indicazione riguarda la fragilità del paziente: se con problematiche respiratorie già presenti o altre fragilità, il paziente potrebbe non sopportare bene interventi ripetuti nel tempo. Da questo punto di vista, le barre magnetiche consentono di intervenire regolarmente sulla colonna senza bisogno di ulteriori chirurgie, semplicemente con sessioni ambulatoriali. Di solito si fanno quattro aggiustamenti l’anno.
Lo studio presentato è stato condotto dai centri canadesi IWK Health Centre e dalla Dalhousie University di Halifax, dalle statunitensi Colombia University (New York), Shriners Hospital for Children (Philadelphia) e Washington University. Ha dato il proprio contributo anche il FOCOS Orthopedic Hospital, in Ghana.
Lo studio: Hurry J, Brown JD, Bansal A, Al Amer A, Boachie-Adjei O, Vitale M, Pahys J, Luhmann S; Pediatric Spine Study Group; El-Hawary R. Magnetically controlled growing rods increase 3D true spine length in idiopathic early onset scoliosis patients: results from a multicenter study. Spine Deform. 2024 Nov 19. doi: 10.1007/s43390-024-01008-5. Epub ahead of print. PMID: 39562467