La radiografia è di norma la prima scelta diagnostica sia per verificare la presenza di scoliosi sia per seguirne l’andamento nel tempo.

La radiografia, però, è un esame radiante: esistono dati che individuano proprio nelle radiografie dell’intera colonna vertebrale uno dei fattori scatenanti il tumore al seno nelle donne adulte con scoliosi.

Uno studio giapponese suggerisce di non usare una griglia di dispersione durante le radiografie postero-dorsali, perché questa convoglia le radiazioni a livello del petto (Nemoto M, Chida K. Reducing the Breast Cancer Risk and Radiation Dose of Radiography for Scoliosis in Children: A Phantom Study. Diagnostics (Basel). 2020 Sep 25;10(10):E753. doi: 10.3390/diagnostics10100753. PMID: 32993028).

Nello studio gli autori hanno usato un manichino di bambino per effettuare delle radiografie, misurandone la radiazione emessa con un dosimetro a fotoluminescenza.
La dose di radiazione necessaria per trattare il paziente è stata selezionata con il programma Monte Carlo per computer, così come la dose che arriva al petto.
Con lo stesso programma sono state condotte delle simulazioni usando il manichino.
I risultati hanno proprio mostrato un aumento della dose radiante a livello del petto quando si usa la griglia di dispersione.

Stefania Somaré