Lesione della sindesmosi tibio fibulare ed effetti sui parametri dinamici del piede

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Uno studio condotto su 27 pazienti di età media 48,9 anni ha indagato quanto la gravità di una lesione alla sindesmosi tibio fibulare incida sulla distribuzione della pressione plantare e sui parametri dinamici del piede (Taskesen A, Okkaoglu MC, Demirkale I, Haberal B, Yaradilmis U, Altay M. Dynamic and Stabilometric Analysis After Syndesmosis Injuries. J Am Podiatr Med Assoc. 2020 Jul 1;110(4):Article_9. doi: 10.7547/18-174. PMID: 32997763).
Di tutti partecipanti, 17 avevano una lesione di III grado e 10 di II grado.
Tutti sono stati sottoposti a intervento riparativo e tutti sono valutati dal punto di vista clinico e radiologico durante l’ultima visita di follow-up.
Lo strumento utilizzato è stato il Foot and Ankle Outcome Score.

L’analisi dinamica e stabilometrica è stata invece condotta almeno a un anno dall’atto chirurgico.

Lo studio non ha individuato alcuna differenza significativa negli esiti dei pazienti dei due gruppi, né per quanto riguarda lo score né per le misure stabilometriche.
Al contrario, il confronto delle misure dinamiche tra piede operato e piede sano ha evidenziato, nelle lesioni di III grado, la capacità di alterare il ciclo del passo, generando una maggiore pressione plantare sul piede non lesionato.
Gli autori evidenziano che questo difetto del passo può essere mitigato con l’uso di solette per il piede leso, così da ridurre il carico su quello sano e, con esso, il rischio che si verifichino ulteriori traumi alla caviglia.

Stefania Somaré