Riabilitazione per il dolore patello-femorale

Alla base del dolore patello-femorale c’è per lo più un’infiammazione dovuta a sovraccarico. La patologia si definisce però multifattoriale: una componente importante viene, per esempio, dall’allineamento tra rotula e ginocchio stesso, ma anche l’anca ha un suo peso. Secondo per diffusione solo al dolore aspecifico alla bassa schiena, il dolore patello-femorale colpisce soprattutto sportivi, donne e adolescenti.

Questo disturbo interessa circa il 22,7% della popolazione generale e oltre il 20% degli adolescenti, soprattutto se sportivi. Dato il ruolo del ginocchio nello svolgimento delle attività quotidiane, il dolore patello-femorale può diventare “invalidante” e impattare sulla qualità di vita di chi ne soffre. Tra le possibilità terapeutiche c’è anche l’esercizio fisico, atto a riequilibrare i muscoli interessati.

Un recente studio cinese, Home-based exercise program and Health education in patients with patellofemoral pain: a randomized controlled trial, valuta l’efficacia di un programma di riabilitazione svolto a domicilio, comprensivo di educazione sanitaria al paziente. 

Le modalità di intervento

Sono 38 i pazienti coinvolti in questo studio, i cui risultati sono pubblicati su BMC Musculoskeletal Disorders. Gli autori li hanno randomizzati per lavorare su 2 diversi campioni: 19 sono stati seguiti con un programma di allenamento domiciliare e con sedute di educazione sanitaria, mentre altri 19 hanno ricevuto solo educazione sanitaria.

Il gruppo di studio ha effettuato 3 allenamenti la settimana per un periodo di 6 settimane, per un totale di 18 sessioni. Gli esercizi sono stati spiegati a ogni partecipante in presenza da un fisioterapista. Il team di ricerca ha fornito, inoltre, ai pazienti un video con istruzioni relative a ognuno degli esercizi inclusi nel lavoro riabilitativo, per lo più esercizi di rinforzo muscolare, allungamento e atti a migliorare la stabilità del core.

I pazienti del gruppo di studio sono stati visti di persona da uno specialista ogni 2 settimane, per verificarne gli avanzamenti ed eventualmente modificare il piano riabilitativo. In aggiunta, i partecipanti hanno seguito anche 1 lezione di educazione sanitaria a distanza ogni 2 settimane, per un totale di 3, per imparare come proteggere il proprio ginocchio durante le attività quotidiane, oltre a opuscoli informativi riguardanti i sintomi del dolore patello-femorale, i trattamenti possibili, i fattori di rischio e il ruolo dell’esercizio.

Questa stessa modalità è stata usata per il gruppo di controllo, eliminando però le informazioni relative all’esercizio fisico.

I risultati

Gli autori hanno osservato l’andamento di una serie di valori per capire se l’esercizio fisico apporti o meno migliorie alla sintomatologia rispetto alla sola educazione sanitaria. I parametri presi in considerazione sono il dolore, la forza muscolare, la funzionalità auto-riportata, valutata con l’Anterior Knee Pain Scale (AKPS), e l’aderenza al trattamento.

Dal confronto tra i due gruppi è emerso che i pazienti che hanno seguito anche un allenamento fisico mostrano miglioramenti maggiori nel picco di dolore e nel dolore durante le attività quotidiane, oltre che nella funzionalità misurata con l’AKPS.

Infine, migliora anche la forza del muscolo estensore del ginocchio. Gli autori concludono sottolineando l’efficacia dell’intervento riabilitativo, che può essere somministrato direttamente a domicilio, senza grande impatto per le strutture ospedaliere. Data la dimensione del campione, sarebbe utile ripetere lo studio su un maggior numero di pazienti.

Studio: Hong, QM., Wang, HN., Liu, XH. et al. Home-based exercise program and Health education in patients with patellofemoral pain: a randomized controlled trial. BMC Musculoskelet Disord 24, 896 (2023).