Di manifattura cinese e in robotica leggera, il dispositivo supporta la riabilitazione della manipolazione nella mano, dimostrando un’efficacia nettamente superiore a quella dei training intensivi finalizzati al compito eseguiti senza supporto robotico.
In Italia si verifica un ictus cerebrale ogni 4 minuti circa, per un totale annuo di 150 nuovi casi. Di questi, circa il 20% muore entro un mese dall’evento, mentre il 30% sopravvive con un carico di disabilità importanti.
Il restante 50%, invece, presenta disabilità più o meno gravi che richiedono interventi specifici per essere riabilitate: si parla di problematiche neuromotorie, ma anche psichiatriche e neurocognitivi. Occupiamoci in questa sede della componente motoria. Sono tanti i soggetti che, a seguito di un ictus, sviluppano disabilità a un o entrambe le mani.
Nella nostra specie la mano è l’attuatore per eccellenza, quella parte che ci permette di afferrare, spostare, scrivere, aprire, chiudere e così via. Durante la giornata i movimenti compito dalla mano sono moltissimi: non poterla più usare adeguatamente comporta perdita di autonomia.
Il ruolo della riabilitazione robotica
Per fortuna, negli ultimi anni diversi studi hanno dimostrato che una riabilitazione robot assistita può migliorare gli esiti dei percorsi riabilitativi per il recupero dell’uso della mano nei pazienti con ictus.
Questi percorsi devono in particolare stimolare il sistema nervoso centrale a ristrutturarsi, accendendo il fenomeno della plasticità sinaptica, per coprire le aree rese cieche dall’ictus e tornare a dialogare con la mano.
Al momento esistono diversi robot riabilitativi capaci di lavorare sul recupero funzionale della mano, ma i team di ingegneri clinici sparsi per il mondo spesso ne ideano di nuovi, più precisi magari. Ciò accade in Italia e anche fuori dai confini nazionali.
Per esempio, di recente un team cinese ha presentato nuovo device in soft robotics, una mano robotica che sfrutta la lettura elettromiografica del paziente per supportarlo nell’esecuzione di un allenamento intensivo orientato al compito. In particolare, questo robot si concentra sulla manipolazione. Il dispositivo è stato presentato su Neurorehabilitation and Neural Repair. Lo studio va anche a studiarne l’efficacia su 17 pazienti, confrontandoli con altri 17 del gruppo di controllo. Lo studio è pertanto randomizzato controllato.
I risultati dello studio
Il gruppo di studio ha seguito 20 sessioni da 45 minuti l’una di manipolazione di piccoli oggetti supportata dal dispositivo robotico, mentre i pazienti del gruppo di controllo hanno fatto 20 sessioni da 45 minuti l’una di allenamento funzionale della mano, senza uso del robot.
Gli autori hanno confrontato alcuni parametri tra i partecipanti ai 2 gruppi prima dell’avvio del percorso riabilitativo, alla fine dello stesso e dopo 3 mesi di follow-up.
I parametri considerati sono stati: Fugl-Meyer assessment (FMA-UE), Action Research Arm Test (ARAT), Modified Ashworth Score (MAS), Box and Block test (BBT), Maximum Grip Strength e range of motion attivo delle dita. Le variazioni esistenti tra una sessione e la successiva sono state misurate con un indice di co-contrazione. I risultati ottenuti sembrano pesare a favore dell’uso della mano robotica: il gruppo di studio mostra infatti maggiori miglioramenti di quello di controllo dell’indice FMA-UE.
Inoltre, dopo 3 mesi di follow-up, tutti i parametri sono ulteriormente migliorati rispetto a quelli del gruppo di controllo. Infine, i partecipanti al gruppo di studio mostrano una maggiore riduzione della co-contrazione muscolare, indice di una migliore coordinazione motoria.
Lo studio è stato condotto dal Dipartimento di Ingegneria Biomeccanica, il Dipartimento di Chirurgia e il Dipartimento di Medicina e Terapia della Chinese University of Hong Kong.
Studio: Shi XQ, Ti CE, Lu HY, Hu CP, Xie DS, Yuan K, Heung HL, Leung TW, Li Z, Tong RK. Task-Oriented Training by a Personalized Electromyography-Driven Soft Robotic Hand in Chronic Stroke: A Randomized Controlled Trial. Neurorehabil Neural Repair. 2024 May 29:15459683241257519. doi: 10.1177/15459683241257519. Epub ahead of print. PMID: 38812378