Realtà virtuale per l’empowerment del paziente con sclerosi multipla

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In Italia ci sono circa 122 mila pazienti con sclerosi multipla. Questa patologia neurodegenerativa ha un’incidenza stimata di 5,5-6 soggetti ogni 100 mila abitanti, con una prevalenza doppia nelle donne rispetto agli uomini. In media, la malattia si manifesta tra i 20 e i 40 anni d’età.
La sclerosi multipla è una condizione molto studiata e oggi i percorsi di cura sono certo più specifici di una volta. I farmaci, pur fondamentali, non bastano, occorre che il paziente adotti uno stile di vita adeguato, attivo e si alimenti con prodotti che vanno in sinergia con i farmaci specifici assunti.

Helping Hands è un progetto promosso dalla Fondazione Don Gnocchi di Milano che si propone di migliorare l’empowerment dei pazienti con l’uso di visori di realtà virtuale che lo aiutano a rendersi consapevole dell’importanza di seguire le indicazioni riabilitative, nutrizionistiche e di salute psicologica dategli dallo staff medico che lo segue.

Racconta Laura Mendozzi, neurologa dell’Irccs Don Gnocchi responsabile del progetto: «utilizziamo strumenti di realtà virtuale perché la letteratura scientifica ne ha confermato non solo l’aspetto altamente coinvolgente, ma anche una maggiore efficacia rispetto ad approcci standard in termini di miglioramenti clinici, motivazionali e psicologici».

Quattro gli scenari video mostrati ai pazienti, ognuno in una differente ambientazione: “cucina” per parlare di nutrizione, “barca veloce” per l’attività fisica, “mindfulness” per l’equilibrio psico-emotivo e “spiaggia” per la riabilitazione.
I video sono stati ripresi con una telecamera 3D durante le sessioni che la Fondazione tiene presso La Maddalena, in Sardegna: un programma attivo dal 2016, ideato per permettere ai pazienti di conoscere meglio i propri limiti, ma anche le proprie potenzialità. La scelta è ricaduta su questa Regione non solo per la bellezza del suo paesaggio, ma anche perché qui la sclerosi multipla ha una incidenza di 12 persone su 100 mila.

Finanziatore del progetto è Nokia, il cui amministratore delegato e vicepresidente, Giuseppina di Foggia, spiega: «per malattie particolarmente impattanti come la sclerosi multipla, l’attività fisica ha un ruolo chiave nel migliorare il benessere dei pazienti, indipendentemente dalla gravità della malattia.
Il modello innovativo di riabilitazione multidisciplinare (Brief High Impact Preparatory Experience) che i ricercatori della Fondazione Don Gnocchi hanno sviluppato prevede riabilitazione neuromotoria, attività fisica e consapevolezza.
La proficua collaborazione con Fondazione Don Gnocchi e Armundia Group ci spinge a continuare in questa direzione, sia con la tecnologia sia con le persone Nokia che si sono dedicate al progetto con entusiasmo».

Attivo presso il Centro Irccs Santa Maria Nascente di Milano, il progetto coinvolge diverse figure professionali per offrire a ogni paziente l’assistenza adeguata: neurologo, fisiatra, neuropsicologo, urologo, pneumologo, otorinolaringoiatra, psicologo clinico, assistente sociale.