Uno studio egiziano valuta l’efficacia della tecnica sul nervo sovrascapolare per il trattamento del dolore associato alla capsulite adesiva di spalla.

La capsulite adesiva di spalla, nota anche come spalla congelata, è una patologia infiammatoria che interessa il 3-5% della popolazione generale, con prevalenza nel genere femminile e in soggetti con comorbidità metaboliche, come il diabete e le alterazioni della tiroide.

L’età tipica di comparsa è tra i 35 e i 50 anni; quindi, in fascia ancora altamente attiva; un problema notevole perché quando si infiamma, la capsula tende a restringersi fino a rendere difficili tutti i movimenti articolari, oltre a determinare un dolore intenso che tende ad aumentare la notte, incidendo negativamente anche sul sonno. Patologia progressiva, la capsulite adesiva richiede un tempo di recupero spesso molto lungo, che mette in difficoltà i pazienti.

Tra i trattamenti più comuni, l’uso di antinfiammatori e antidolorifici per lavorare sull’infiammazione e la componente dolorosa e l’esercizio terapeutico che punta a restituire mobilità e funzionalità all’articolazione. In alcuni casi si possono usare anche infiltrazioni di corticosteroidi e se nulla di conservativo funziona, optare per un intervento in artroscopia.

L’azione della radiofrequenza pulsata

Di recente un team egiziano, afferente alla Facoltà di Medicina dell’Assiut University, ha preso in considerazione un approccio differente per gestire il dolore che si associa alla capsulite adesiva di spalla: la radiofrequenza pulsata, nello specifico mirata sul nervo sovrascapolare. La tecnica è stata valutata in uno studio randomizzato controllato pubblicato su “Journal of Perioperative Practice”. 40 i pazienti coinvolti, per metà trattati con la radiofrequenza pulsata e per metà con antinfiammatori non steroidei. Durata dello studio, 3 mesi.

Gli autori hanno innanzitutto valutato gli esiti sull’intensità del dolore, ponendo poi l’attenzione anche al range of motion articolare e alla soddisfazione dei pazienti. Infine, sono stati presi in considerazione anche gli eventi avversi. Tutti i parametri sono stati misurati all’inizio dello studio, alla fine della prima settimana, alla fine della quarta e alla fine dei tre mesi.

I risultati ottenuti sono positivi e suggeriscono che la radiofrequenza pulsata possa essere efficace nella gestione della spalla congelata: i pazienti del gruppo di studio, infatti, hanno ottenuto miglioramenti nel dolore e nella mobilità articolare maggiori di quelli del gruppo di controllo.

Gli autori concludono che lo strumento sia adeguato al trattamento della patologia. Come sempre, esiti anche positivi vanno valutati con attenzione, soprattutto quando sostenuti da studi con campioni piccoli; sarebbe utile ripetere il tutto in una ricerca multicentrica.

Studio: Abo Elfadl GM, Osman AM, Elmasry YA, Abdelraheem SS, Hassanien M. Effect of pulsed radiofrequency to the suprascapular nerve (SSN) in treating frozen shoulder pain: A randomised controlled trial. J Perioper Pract. 2024 May 6:17504589241235768. doi: 10.1177/17504589241235768. Epub ahead of print. PMID: 38711308