La capsulite adesiva è una patologia infiammatoria dell’articolazione della spalla altamente invalidante, che non solo provoca dolore ma rende anche estremamente difficile il movimento, tanto da essere chiamata anche “spalla congelata”.

Uno studio coreano ha valutato l’efficacia di trattamenti con plasma ricco di piastrine (PRP) in presenza di questa condizione, trovandoli utili nel ridurre il dolore e nel migliorare il range of motion (ROM) della spalla (Lee MJ, Yoon KS, Oh S, Shin S, Jo CH. Allogenic Pure Platelet-Rich Plasma Therapy for Adhesive Capsulitis: A Bed-to-Bench Study With Propensity Score Matching Using a Corticosteroid Control Group. Am J Sports Med. 2021 Jun 24:3635465211018636. doi: 10.1177/03635465211018636. Epub ahead of print. PMID: 34166113).
Vi hanno partecipato 15 pazienti con capsulite adesiva ai quali è stata effettuata un’iniezione intrarticolare eco-guidata di PRP allogenico. I pazienti sono stati seguiti per 6 mesi, per valutare gli effetti dell’iniezione e controllare l’andamento del dolore, del ROM, la forza muscolare, la funzionalitĂ  della spalla e anche la loro soddisfazione.

Tutti i risultati sono stati confrontati con quelli di altri pazienti con la stessa patologia ma trattati con corticosteroidi. Gli autori hanno osservato un miglioramento del ROM in entrambi i gruppi.
Inoltre, l’uso di PRP allogenico non ha causato eventi avversi, il che ne suggerisce la sicurezza.

Gli autori hanno condotto anche uno studio controllato di laboratorio su sinoviociti in vitro, coltivati con o senza Interleuchina-1β (IL-1β), per poi valutarne l’espressione genica di citochine proinfiammatorie e antinfiammatorie e quella di enzimi di matrice: questa parte della ricerca ha permesso di evidenziare il meccanismo d’azione delle PRP.
Sembrerebbe che queste riducano la produzione di citochine proinfiammatorie, tra le quali IL-1, IL-6 e il fattore di necrosi tumorale-α, e quella degli enzimi di matrice, stimolando invece la sintesi di citochine antinfiammatorie, come il peptide vasoattivo intestinale.
Lo studio è stato condotto da vari dipartimenti del SMG-SNU Boramae Medical Center del Seoul National University College of Medicine di Seoul: il Dipartimento di Chirurgia Ortopedica, quello di Medicina Translazionale, quello di Biostatistica e quello di Medicina di Laboratorio.

Stefania Somaré