Le lesioni midollari sono una condizione che, in Italia, è determinata nel 67% dei casi da eventi traumatici, che portano a una variazione acuta delle dimensioni del canale midollare. Nel 33% dei casi, invece, la causa è secondaria ad altre patologie o condizioni. Secondo il più recente documento INAIL disponibile sul tema, in Italia diventerebbero paraplegiche o tetraplegiche 1500-2000 persone, per lo più under 60, con un’incidenza di 20-25 nuovi casi l’anno per milione di abitanti.

Gli incidenti stradali sono una delle principali cause di queste lesioni (53,8%) e si osserva una prevalenza maggiore nel sesso maschile (4:1) e in soggetti under 40 (80%). Le altre due cause principali sono cadute accidentali (22%) e incidenti lavorativi (12%). Se sopravvive alla fase acuta, a seconda dell’entità della lesione un paziente mieloleso può riscontrare difficoltà motorie, alla sensibilità, alle funzioni vegetative a anche alla vita di relazione. Va da sé che questi pazienti necessitano di un percorso riabilitativo ad hoc.

Presso l’ASST Gaetano Pini-CTO di Milano esiste un’apposita Unità Operativa Complessa di Riabilitazione Mielolesi, diretta dal dott. Antonello Caserta, dove da qualche tempo è a disposizione dei pazienti un innovativo tapis roulant: il treadmill HP Cosmos Airwalk. A renderlo particolarmente adatto a questa tipologia di pazienti è la sua dotazione di un dispositivo di supporto del peso corporeo e protezione anticaduta che garantisce un percorso riabilitativo in sicurezza.

Spiega il dottor Caserta: «l’apparecchiatura possiede anche un sistema di analisi del passo che, tramite delle telecamere e dei rilevatori di movimento collegati al computer, registra i parametri relativi alle fasi del passo ottenendo una rilevazione in tempo reale dello schema motorio del paziente durante il cammino». È così possibile analizzare lo schema motorio del paziente mentre questo fa riabilitazione.

«Al momento il tapis roulant è riservato a pazienti con lesione midollare incompleta, mentre altre applicazioni sono in valutazione in relazione al livello di lesione e alle condizioni cliniche globali. L’uso dello strumento resta comunque utile sia quando le condizioni cliniche del paziente consentono la stazione eretta sia, in una fase più avanzata, per perfezionare lo schema del passo. Può essere utilizzato anche da pazienti bambini per cui il sistema prevede un adattamento delle grafiche in stile videogioco».

Grazie a questo strumento, alcuni pazienti del Gaetano Pini-CTO hanno ripreso a camminare.

Stefania Somaré