Protesi di anca: cemento contro non cemento

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Uno studio inglese pubblicato online dalla rivista Muskoskeletan Surgery (Walters, S., Prasad, A., Guevel, B. et al. Musculoskelet Surg. 2019) ha cercato di valutare se in pazienti con modificazioni alle ossa radiazioni correlate sia meglio utilizzare il cemento o meno nell’intervento di protesi d’anca.

Per iniziare i ricercatori hanno individuato in un database apposito i pazienti che erano stati sottoposti a protesi totale di anca e che avevano in precedenza effettuato radiografie alle pelvi. I dati sono quindi stati analizzati tenendo conto dell’uso o meno di cemento a livello dell’acetabolo.

Il Chi-square test è stato scelto per l’analisi statistica dei dati. Ed ecco alcuni risultati: il gruppo con protesi cementate ha avuto bisogno di maggiori revisioni rispetto al gruppo con protesi prive di cemento (24% vs 15%); revisioni legate alla mobilitazione dell’acetabolo si sono verificate, ancora una volta, in misura maggiore nei soggetti con protesi cementata (16% vs 10%).

I risultati dello studio suggeriscono che in pazienti che hanno seguito delle radioterapie alle pelvi è meglio utilizzare protesi non cementate. Inoltre, può essere utile rinforzare l’acetabolo. Ulteriori studi sono necessari.

Stefania Somaré