Multimodale e non invasivo, il metodo porta alla realizzazione di una carta personalizzata del paziente con tutte le informazioni necessarie per valutare la forza muscolare, il volume muscolare e la funzionalità del muscolo.
Con l’invecchiamento, il corpo umano va incontro a perdita di massa muscolare e ossea. Questa condizione può giungere più o meno precocemente a seconda dell’attività fisica e sportiva svolta nel corso della vita, ma comunque caratterizza la fragilità tipica dell’anziano.
Per dare una dimensione alla questione, si pensi che la sarcopenia ha una prevalenza del 5-13% nella fascia d’età 60-70 anni e del 11-50% dopo gli 80 anni. I tre parametri da prendere in considerazione nella valutazione di sarcopenia sono la forza muscolare, il volume muscolare e le scarse prestazioni fisiche, tutti parametri difficili da misurare in un anziano allettato, per esempio.
Valutare la sarcopenia è importante perché questa condizione può influenzare negativamente, per esempio, la resistenza dell’individuo nello svolgere attività quotidiane, l’equilibrio e anche lo stato dell’umore. Ancora più importante è la valutazione di sarcopenia in pazienti anziani nel post-operatorio, perché può fornire indicazioni rispetto alla ripresa. Inoltre, durante l’allettamento che segue l’intervento, è possibile che la situazione peggiori.
Uno studio italiano pubblicato su BioMedical Engineering Online suggerisce un nuovo metodo per valutare la presenza di sarcopenia e la sua gravità.
Il metodo ideato dal team italiano
Gli autori hanno arruolato 28 pazienti anziani volontari, tutti a letto perché nel post-operatorio di un intervento artroplastica di anca. I soggetti hanno effettuato contrazioni volontarie isometriche all’80% della propria forza massima con l’arto non operato. Nel frattempo, i ricercatori hanno misurato una serie di parametri con altrettanti strumenti.
Più nel dettaglio, gli autori hanno usato l’ecografia per valutare l’architettura del muscolo vasto laterale e una cella di carico posizionata sulla sedia per avere una indicazione della forza muscolare. L’attività elettrica del muscolo è stata studiata, invece, con una elettromiografia si superficie. Infine, è stato usato una spettroscopia nel vicino infrarosso risolta nel tempo per valutare il metaboliscmo ossidativo dei muscoli. Si tratta quindi di un test multi-dominio e non invasivo che deve essere condotto con il paziente seduto su una sedia.
La carta personalizzata del paziente
I risultati ottenuti dalle varie misurazioni vengono quindi raccolti in una “carta del paziente” che consente di avere una lettura rapida della situazione e anche di avere una base per confronti con gli esiti di futuri test.
La carta riporta: un diagramma di forza; un diagramma di forza/elettromiografia; un grafico relativo ai parametri emodinamici del metabolismo ossidativo muscolare; un grafico della saturazione di ossigeno durante tutto il periodo di allenamento; i parametri emodinamici a riposo; informazioni dall’ecografia.
Come sottolineato dagli stessi autori, il test può essere utilizzato anche in popolazioni differenti da quella anziana, compresa quella sportiva, per valutare gli esiti della riabilitazione.
Gli enti in gioco
Hanno partecipato allo studio diversi enti milanesi, capitanati dal Dipartimento di Fisica del Politecnico: l’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IFN); l’Istituto di Sistemi e Tecnologie Industriali Intelligenti per il Manifatturiero Avanzato del CNR (CNR-STIIMA); il Dipartimento di Riabilitazione dell’ASST Gaetano Pini-CTO; il Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche dell’Università degli Studi di Milano.
Lo studio: Re R, Scano A, Amata O, Spinelli L, Tomba A, Brambilla C, Frizziero A, Caserta AV, Cubeddu R, Torricelli A, Contini D. A personalized clinical assessment: multi-sensor approach for understanding musculoskeletal health in the frail population. Biomed Eng Online. 2024 Sep 9;23(1):91. doi: 10.1186/s12938-024-01287-z. PMID: 39252062; PMCID: PMC11382456