La disfunzione cognitiva postoperatoria (DPCO) è una condizione che può colpire pazienti sottoposti a interventi che richiedono l’uso dell’anestesia. Anche se generalmente rientra nel giro di poche ore, in alcuni soggetti questa condizione permane anche per giorni o settimane, prolungando il ricovero e rallentando il recupero del paziente.

Diversamente dal delirio, la DPCO può essere rilevata solo con appositi esami neurologici. Quando si presenta, spesso non fa che amplificare o velocizzare un decadimento cognitivo pre-esistente ed è per questo che è particolarmente insidiosa nell’anziano.

Un recente studio dei Dipartimenti di Chirurgia e Anestesologia del Wenzhou Hospital of Integrated Traditional Chinese and Western Medicine, in Cina, si è concentrato sulla DPCO che si verifica nell’anziano dopo un intervento di artroplastica totale di ginocchio.

I ricercatori hanno in particolare messo a confronto il potere preventivo di una stimolazione elettrica transcutanea di particolari punti di agopuntura durante l’intervento con l’assistenza infermieristica standard agita in sala operatoria. L’ospedale cinese, infatti, pratica tanto la medicina occidentale quanto quella tradizionale cinese, avendo le competenze per integrarle. 

Il protocollo utilizzato

Pubblicato su Journal of Orthopaedic Surgery and Research, lo studio arruola 40 pazienti di età superiore ai 65 anni appartenenti a una classe I-II secondo i criteri dell’American Society of Anesthesiologists. Come anticipato, i soggetti sono stati suddivisi in due gruppi. Quello di studio: ha visto l’applicazione della stimolazione elettrica ai punti “Zusanli” e “Sanyinjiao” dell’arto inferiore sano a partire da 30 minuti prima dell’intervento e per tutta la durata dello stesso.

L’intensità della stimolazione ha seguito onde di intensità compresa tra 2 Hz e 15 Hz. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione dello stato mentale attraverso il “Mini-Mental State Examination (MMSE)”, prima dell’intervento e nei giorni successivi, in particolare al primo, terzo e settimo. La diagnosi di POCD è stata fatta in presenza di uno score MMSE inferiore di 2 punti rispetto a quello di partenza. Gli autori hanno, inoltre, tenuto conto di una serie di parametri, misurati contestualmente al MMSE: i livelli di IL-1β, IL-6, TNF-α e S100β nel sangue. 

Esiti ottenuti

Gli autori hanno osservato un’incidenza di DPCO decisamente inferiore nel gruppo sottoposto a stimolazione elettrica rispetto a quello di controllo, rispettivamente del 10% e del 40%. Anche i livelli di IL-1β, IL-6, TNF-α e S100β, aumentati in tutti i pazienti nel post operatorio, sono risultati però inferiori nel gruppo di studio rispetto a quello di controllo, con una differenza statisticamente significativa.

La possibile ragione di ciò è la capacità della stimolazione dei due punti di agopuntura di lavorare sull’infiammazione e sulla salute dei nervi. Data la piccola dimensione del campione, sarebbe interessante ripetere lo studio in un numero maggiore di pazienti, magari anche di ospedali differenti. Resta il suggerimento dell’utilità di affiancare l’intervento di TKA con conoscenze derivanti dall’agopuntura. 

Studio: Wang, X., Zhou, J. & Zhang, G. Effects of conventional nursing in the operating room combined with transcutaneous electrical acupoint stimulation on postoperative cognitive dysfunction after total knee arthroplasty in elderly patients. J Orthop Surg Res 18, 906 (2023).