Patologia di spalla e alti costi sociali: esistono fattori prognostici utili?

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sindrome spalla

Con l’invecchiamento globale della popolazione crescono anche i disturbi di spalla: questa è infatti l’articolazione più mobile del corpo umano e, probabilmente, la più usata e, con il tempo, è facile che incorra in qualche lesione. Come per tutte le altre articolazioni del corpo, l’intervento chirurgico viene preso in considerazione solo in presenza di lesioni particolarmente importanti o qualora le terapie conservative non diano i risultati sperati. Tutto ciò concorre a rendere i costi sociali di queste patologie molto elevati. Sarebbe utile poter identificare i soggetti a maggior rischio di incorrere in percorsi lunghi e costosi per intervenire precocemente e sviluppare modalità di intervento personalizzate. Questo il tema al centro di un lavoro svolto tra Danimarca e Paesi Bassi e pubblicato sulla rivista “Pain”. Gli autori sono partiti dalle informazioni contenute nel Registro Nazionale Danese per selezionare i pazienti con problemi di spalla, risultati essere circa 561. Successivamente hanno selezionato una serie di possibili fattori prognostici: età, sesso, livello educativo, congedo per malattia di lunga durata, eventuale ricovero, visita da un medico o un fisioterapista, comorbidità, diabete, dolore alla bassa schiena e dolore al collo. Gli autori hanno incluso tutti questi fattori in un modello di regressione logistica, includendo anche gli alti costi sociali, e stabilendo un percentile massimo di 10. L’accuratezza prognostica del modello è stata valutata utilizzando lo strumento Nagelkerke R2, mentre la sua capacità di discriminazione con l’area sotto la curva AUC. Il team ha utilizzato le informazioni dell’80% del campione per sviluppare il modello e quelle del restante 20% per validarlo. Lo studio individua nell’essere in congedo di malattia da molto tempo il fattore prognostico più forte per indicare il rischio tanto di alti costi sociali in generale che per alti costi legati proprio al congedo. I pazienti con dolore di spalla già a casa in malattia dovrebbero essere quindi valutati prontamente per individuare un percorso terapeutico capace di risolvere il problema. Se si guarda, invece, agli alti costi sociali di carattere sanitario, i fattori cui porre maggiore attenzione sono la vecchiaia, la presenza di comorbidità e l’esistenza di un ricovero nell’anno precedente la diagnosi di malattia di spalla. Il modello sviluppato si è dimostrato robusto per ognuna delle 4 categorie diagnostiche utilizzate dal team di lavoro: nella fase di validazione, è stato capace di discriminare correttamente l’80% dei casi. Inoltre, il modello riesce a spiegare il 28% delle variazioni di esito. Come ogni lavoro condotto su una particolare popolazione e nel contesto di uno specifico sistema sanitario, i risultati sono molto specifici, ma offrono comunque spunti di riflessione. Lo studio ha visto collaborare il Dipartimento di Fisioterapie e Terapia Occupazionale dell’Aarhus University Hospital e il Dipartimento di Salute Pubblica dell’Aarhus University, l’ente sanitario DEFACTUM, che opera nell’area centrale della Danimarca e la Vrije University di Amsterdam.

(Lo studio: Sørensen L, van Dongen JM, van Tulder M, Oestergaard LG. Prognostic factors for high societal costs: a register-based study on 561,665 patients with shoulder disorders. Pain. 2023 May 2. doi: 10.1097/j.pain.0000000000002924. Epub ahead of print. PMID: 37129979)