I pazienti che ricevono una protesi totale di ginocchio necessitano di una riabilitazione del passo. Spesso l’intervento arriva dopo mesi di dolore, dando l’occasione e il tempo di sviluppare meccanismi compensatori che devono essere valutati e corretti dopo l’intervento.

Uno studio olandese ha cercato di stabilire un parametro utile per analizzare in modo corretto il passo di un paziente con protesi di ginocchio: il confronto con il passo di soggetti sani, infatti, potrebbe suggerire deviazioni del passo in qualche modo scorrette, anche perché di norma questi pazienti camminano più lentamente e con biomeccaniche peculiari (Booij MJ, Meinders E, Sierevelt IN, Nolte PA, Harlaar J, van den Noort JC. Matching walking speed of controls affects identification of gait deviations in patients with a total knee replacement. Clin Biomech (Bristol, Avon). 2021 Jan 24;82:105278. doi: 10.1016/j.clinbiomech.2021.105278. Epub ahead of print. PMID: 33540284).

Il parametro preso in considerazione dagli autori è quindi la sinergia tra la velocità del passo e la “full-waveform”.
Lo studio ha coinvolto 25 pazienti sottoposti ad artroplastica di ginocchio e li ha sottoposti a uno studio delle biomeccaniche del passo.
I risultati sono stati poi confrontati con 22 partecipanti di controllo.
Più nel dettaglio, gli autori hanno confrontato le cinetiche e le cinematiche di caviglia, ginocchio e anca in un ciclo completo del passo, prima con una mappatura parametrica statica e poi utilizzando i valori di picco.

Lo studio ha evidenziato che la correzione della velocità del passo impatta su cinetica e cinematica di tutte le articolazioni dell’arto inferiore, in particolare sulla cinetica del ginocchio.
Quindi l’uso di comparare la velocità con pazienti di controllo non permette di indentificare le deviazioni del passo nei soggetti con protesi di ginocchio.
Al tempo stesso, l’analisi della “full-waveform” potrebbe facilitare la comprensione delle reali differenze esistenti nella biomeccanica del passo.

Stefania Somaré