La paralisi cerebrale infantile è la forma più comune di disabilità motoria e cognitiva dell’età dello sviluppo, con un’incidenza stimata, in Europa, di 1-2 casi ogni 1000 nati vivi, pari a circa 10.000-15.000 casi l’anno.

A seconda del grado di compromissione motoria calcolata con il Gross Motor Function Classification System questi piccoli pazienti si possono dividere in 5 sottogruppi:

  • livello I e II, ovvero lieve
  • livello III, ovvero moderato
  • livello IV e V, ovvero grave.

I soggetti con grado di compromissione motoria livello III a V corrono un serio rischio di dislocazione dell’anca, evento che si associa a squilibrio posturale e dolore, peggiorando la disabilità e la qualità di vita del bambino.

Di recente un team multicentrico italiano ha elaborato delle linee guida per prevenire l’evento dislocazione dell’anca in questi soggetti. Le linee guida sono frutto di un intenso lavoro di revisione della letteratura, iniziato nel 2020.

L’iter seguito dal team

Come accennato, il lavoro che ha portato alle recenti linee guida è iniziato nel 2020, quando il team di ricerca ha individuato 4 domande su cui lavorare, tutte incentrate su un metodo già in uso per prevenire la lussazione dell’anca: screening, trattamento con tossina botulinica, gestione posturale e chirurgia preventiva dei tessuti molli. È iniziata, quindi, una revisione della letteratura su ognuna di queste modalità di approccio.

Gli autori hanno individuato, in particolare, 5 linee guida cliniche già esistenti e 11 revisioni sistematiche da studiare e rivalutare. Alla fine di questo lavoro di revisione, i membri del team hanno elaborato 15 raccomandazioni: 7 su programmi di screening; 4 sulla gestione posturale dei pazienti; 1 sulla tossina botulinica A; 3 sulla chirurgia preventiva.

Come si vedrà a breve, solo le modalità di screening e di gestione posturale hanno ottenuto evidenze forti di efficacia. Vediamo, dunque, le raccomandazioni forti, rimandando all’articolo per la lista completa.

Le raccomandazioni pubblicate dal team: screening

Le prime 7 raccomandazioni riguardano lo screening dei pazienti con PCI di grado da III a V per prevenire l’evento di dislocazione dell’anca. Si tratta di raccomandazioni basate su studi forti, con anni di follow-up che mostrano esiti davvero interessanti.

La prima raccomandazione, forte, riguarda l’esecuzione di una radiografia del bacino entro 24 mesi dalla nascita nei soggetti con PCI bilaterale grave.

Anche la seconda raccomandazione è forte e suggerisce di tenere sotto controllo la comparsa di questi sintomi/segni: diversa lunghezza degli arti inferiori, riduzione del range of motion durante l’abduzione dell’anca, aumento del tono muscolare dei muscoli adduttori e flessori, alterazioni nella modalità di sedersi e stare in piedi, dolore all’anca, obliquità pelvica; scoliosi.

In caso di segni di migrazione dell’anca, o di migrazione inferiore al 30%, si suggerisce di effettuare una radiografia delle pelvi l’anno (forte), mentre si suggerisce di ripetere la radiografia ogni 6 mesi se si evidenzia una migrazione superiore al 30% o cambiamenti superiori al 10% (forte). Le altre 3 raccomandazioni relative allo screening hanno, invece, una forza condizionata.

Gestione posturale: 2 raccomandazioni forti

La prima delle raccomandazioni sulla gestione posturale di questi pazienti chiede che gli stessi siano seguiti da team multidisciplinari, con dosaggi e modi che devono essere condivisi con la famiglia e tenere conto dell’individualità del paziente.

Inoltre, occorre che questi percorsi possano essere applicabili anche nella vita di tutti i giorni, facilitati dal caregiver che deve ricevere la corretta formazione al riguardo. Le altre raccomandazioni posturali hanno una forza condizionata, perché la letteratura non ne ha ancora dimostrato del tutto l’efficacia. Lo stesso si può dire per le altre metodiche prese in considerazione.

(Lo studio: Battisti N, Cozzaglio M, Faccioli S, Perazza S, Groppi A, Menta l, et al. Prevention of hip dislocation in severe cerebral palsy (GMfcs iii-iV-V): an interdisciplinary and multi-professional care pathway for clinical best practice implementation. Eur J phys rehabil Med 2023 Oct 05)