Normalizzare la pressione plantare in pazienti con malattia di Blount

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«La malattia di Blount, o tibia vara, è caratterizzata da un difetto di accrescimento della parte interna dell’estremità prossimale della tibia, che causa una progressiva deformità delle gambe, che si incurvano, con angolazione dell’osso al di sotto del ginocchio. Nel 60% dei casi, il difetto è bilaterale», è quanto riporta Orphanet.

La malattia di Blount ha incidenza e cause ignote e spesso è definita idiopatica. Nella maggioranza dei casi colpisce tra i 2 e i 5 anni d’età, si parla di tibia vara infantile (in questo caso i maschi sono colpiti più delle femmine).
In fase adolescenziale è più rara, si manifesta intorno ai 10 anni e ha un’espressione più lieve e spesso unilaterale.
Esistono fattori di rischio per questa patologia, come l’obesità, l’avere iniziato a camminare prima dei 12 mesi di età e appartenere etnia africana, americana o ispanica.

Il percorso terapeutico di questi soggetti viene stabilito in base alla gravità della situazione e va dall’uso di tutori all’intervento chirurgico.
Parlando di approccio conservativo, una delle strategie utilizzate è l’indossamento di ortesi che facilitano il passo.

Uno studio turco si è concentrato nel valutare gli effetti di un’ortesi ginocchio-caviglia-piede con barra mediale e anello chiuso sulla pressione plantare, verosimilmente alterata dalla patologia.

Il dispositivo – realizzato in polipropilene di 3 mm e metallo – è stato realizzato per ogni bimbo coinvolto per rispondere alle sue esigenze specifiche. Esso applica forze a livello del malleolo mediale della tibia, lateralmente alla tibia prossimale, sul condilo mediale del femore e lateralmente sul femore prossimale.
La pressione plantare è stata misurata utilizzando sensori indossabili che forniscono dati via bluetooth.

In tutto sono stati coinvolti 28 pazienti, i 14 del gruppo di studio hanno ricevuto il tutore mentre i 14 del gruppo di controllo no.
La pressione plantare prima dell’uso del tutore in questi bambini si è rivelata decisamente inferiore a livello del mediopiede laterale rispetto al calcagno mediale e laterale, almeno nella fase di battuta del tallone.

Nella fase intermedia del passo, invece, la pressione del primo metatarso è risultata la più alta, se confrontata a quella del calcagno mediale, mentre la pressione del medio piede è sembrata la più bassa.

In chi ha utilizzato il tutore si è notata una riduzione della pressione plantare a livello dell’avampiede, mentre è risultata simile a livello di piede posteriore e medio.
Un rapido confronto con i valori di pressione dei bambini che non hanno utilizzato il dispositivo ha permesso di evidenziare una pressione sull’avampiede decisamente superiore.
Le conclusioni degli autori sono che questo tutore può aiutare a normalizzare la pressione plantare nei bambini con tibia vara infantile.

(Lo studio: Güven, E., Çıtaker, S. & Alsancak, S. The effect of orthotics on plantar pressure in children with infantile tibia vara (Blount’s disease). Sci Rep 13, 2875 (2023). https://doi.org/10.1038/s41598-023-30066-4)