Lombalgia ed efficacia della teleriabilitazione

Uno studio tedesco prende in considerazione un programma multimodale di trattamento della lombalgia, in parte sperimentato a distanza.

Con l’avvento dei servizi di teleriabilitazione sono aumentate nel mondo le sperimentazioni di protocolli riabilitativi condotti totalmente o in parte a distanza.

Ciò risponde sia alla carenza di risorse umane ed economiche che caratterizza tanti sistemi sanitari mondiali sia alle esigenze del paziente, che, per età o distanza dall’ambulatorio, preferisce poter svolgere l’attività riabilitativa da casa. Secondo la letteratura, gli interventi in teleriabilitazione sarebbero almeno efficaci come quelli in presenza, se non addirittura di più.

Uno studio tedesco vuole andare a fondo della questione in particolare per il mal di schiena. Generalmente in Germania la back school è svolta in presenza, come parte di un programma multimodale più ampio, ed è composta da sette moduli durante i quali si parla del processo di decisione che porta all’azione salutare e di modelli di credenze di evitamento della paura.

Quale il programma multimodale messo in atto?

In questo lavoro, pubblicato su European Journal of physical and rehabilitation Medicine, gli autori hanno coinvolto 270 pazienti con lombalgia, dividendoli poi in due gruppi: il gruppo di studio, formato da 138 soggetti, ha effettuato le sessioni di educazione sanitaria in forma digitale, mentre il gruppo di controllo, formato da 146 persone, in presenza.

Prima di iniziare gli autori si sono sincerati che i pazienti del gruppo di studio avessero accesso a internet con una connessione stabile, per supportare il lavoro a distanza.

Lo studio è durato tre mesi, durante i quali tutti i partecipanti sono stati seguiti dai rispettivi centri riabilitativi con un programma multimodale personalizzato, composto da esercizi, fisioterapia, massaggi o altre terapie fisiche, counceling psicosociale, gestione del dolore e training di rilassamento. Otto i centri coinvolti.

Obiettivo dello studio è valutare la non inferiorità dell’approccio digitale in confronto a quello tradizionale. Per farlo, gli autori hanno selezionato due outcome principali: l’efficacia di gestione del dolore, autoriportata dai pazienti stesso, oltre allo stato di salute e il dolore. Vediamo cosa hanno osservato gli autori.

I risultati del lavoro

Nel complesso, lo studio conferma che questo programma ibrido, in parte svolto a distanza, ha la stessa efficacia di quello convenzionale, svolto tutto in presenza. Anzi, almeno per quanto riguarda i sette moduli di back school, a volte si vede maggiore impegno in chi ha seguito l’iter da casa.

Nel gruppo di studio ha completato i moduli 0-3 il 20,2% dei partecipanti, contro il 6,4%; se si prendono in considerazione i moduli 4 e 5, la differenza è invece a sfavore del gruppo di studio, con un 4,6% contro un 19,2%.

Infine, i moduli 6 e 7 sono stati completati dal 75,2% del gruppo di studio contro il 74,4% di quello di controllo. Dosi somministrate a parte, tutti i partecipanti hanno raggiunti esiti simili tanto nella auto-efficacia, quanto nello stato di salute e nel miglioramento del dolore. Lo studio supporta, quindi, l’uso della teleriabilitazione, almeno in alcune fasi del percorso riabilitativo per lombalgia.

Lo studio: Albers R., Lemke S., Fauser D., Knapp S., Krischak G., Bethge M. Non-inferiority of hybrid outpatient telerehabilitation: 3-month follow-up of a randomized controlled trial. Eur J Phys Rehabil Med 2024 Oct 01. DOI: 10.23736/S1973-9087.24.08458-2