Uno studio nato dalla collaborazione tra ricercatori olandesi, svedesi e inglesi ha sottolineato l’importanza della comunicazione professionale e ha individuato alcuni punti essenziali per facilitarne l’evoluzione nei prossimi 50 anni (Van Netten JJ, Jarl G, Postema K, Williams AE. A toolkit for prosthetists and orthotists to facilitate progress in professional communication over the next 50 years. Prosthet Orthot Int. 2020 Oct 12:309364620962325. doi: 10.1177/0309364620962325. Epub ahead of print. PMID: 33045902).
Secondo gli autori, la comunicazione è cruciale nell’ambito delle protesi e delle ortesi, eppure come in molti ambiti professionali la sua evoluzione è stata poco sostenuta.

Insomma, benché l’essere umano sia per definizione un essere che comunica, per lo più verbalmente, in alcuni ambiti si preferisce ridurre al minimo lo scambio con il paziente. Lo dimostra una ricerca in letteratura svolta dagli autori per capire come si comunica con i pazienti in questo settore: la ricerca ha evidenziato pochi cambiamenti negli ultimi 40 anni.
Eppure, sottolineano gli autori, nei prossimi 50 anni il mondo dell’ortopedia dovrà affrontare una serie di cambiamenti che richiedono di dare più peso al rapporto con il paziente.

In primis, l’ortopedico o l’esperto di protesi e ortesi dovrà confrontarsi sempre più spesso con un pubblico sempre più anziano, caratterizzato da comorbidità; sarà quindi richiesto di lavorare in team multidisciplinari e i professionisti dovranno relazionarsi anche con le famiglie dei propri pazienti.

Infine, via via che la tecnologia di ortesi e protesi evolve, diventa importate che venga comunicata: le persone hanno sempre più accesso a informazioni relative l’evoluzione delle protesi, per esempio, ma non sono in grado di distinguere tra una pubblicità, un avanzamento solo teorico, e ciò che è al contrario scientificamente basato ed efficace: dare il giusto orientamento spetta al professionista.

Un’altra sfida evidenziata dallo studio riguarda la mobilità globale: saranno sempre più le persone che vivranno parte della propria vita in Paesi diversi da quelli in cui sono nati, magari caratterizzati da una cultura differente; sarà quindi essenziale sviluppare skill comunicativi per arrivare a comprendere e a farsi comprendere da persone anche molto differenti tra loro.

Stefania Somaré