Le lesioni della cuffia dei rotatori sono abbastanza frequenti nella popolazione, con una incidenza variabile tra il 5% e il 40%. Molto frequenti negli sportivi, queste lesioni caratterizzano anche soggetti di età superiore ai 55 anni. Inoltre, spesso queste lesioni risultano asintomatiche.

Un recente studio norvegese, pubblicato su BMC Musculoskeletal Disorders, si concentra sulla diagnosi delle lesioni alla cuffia dei rotatori in pazienti traumatizzati, quindi in un contesto di emergenza, chiedendosi se i test fisici possano effettivamente individuare la presenza di lesioni a tutto spessore in fase acuta.

Per il momento le revisioni di letteratura esistenti non hanno confermato l’efficacia di questi test fisici, anche a causa della qualità e disomogeneità dei lavori inclusi.

Qui lo studio è condotto su 120 pazienti di età superiore ai 40 anni, visitati presso un dipartimento di emergenza ortopedica per lesioni acute alla spalla, senza evidente frattura. I valutatori hanno lavorato in modo autonomo, senza sapere cosa facessero gli altri, applicando come standard di cura 13 esami fisici e una ecografia.

Due test con una sensibilità superiore al 90%

Il campione di pazienti preso in esame è composto da un 51% di donne e un 49% di uomini, dunque, ben equilibrato. Tra i partecipanti, il 38% ha ricevuto diagnosi per lesione della cuffia dei rotatori a tutto spessore e/o frattura occulta, per lo più a carico del tendine sopraspinato.

I test utilizzati per la valutazione della spalla sono i seguenti: range of motion attivo; arco doloroso; forza a 0° e 30° in abduzione; dolore con arto in abduzione e in resistenza; range of motion con spalla e gomito a 90°; forza con spalla e gomito a 90°; test del mignolo; segno di ritardo in rotazione esterna; range di rotazione con braccio dietro la schiena; test di Napoleone; segni di ritardo in rotazione interna; segno di ritardo in rotazione interna, svolto anteriormente.

Gli autori hanno potuto osservare che i risultati dei test che si associano alla maggior sensibilità, specificità e odd ratio diagnostica nel favorire una diagnosi di lesione di cuffia dei rotatori sono l’incapacità di effettuare una abduzione sopra i 90° e la forza in rotazione esterna con test del mignolo: la sensibilità dei due test risulta essere rispettivamente dell’84% e del 66%, la specificità del 71% e del 86%, mentre la odd ratio diagnostica del 12,9% e del 12,4%.

Gli autori hanno anche valutato una combinazione dei due test, che porta a un aumento della sensibilità, che sale sopra il 90%, e dell’odd ratio diagnostico, che sale sopra il 22%, risultando in un metodo efficace che si può utilizzare anche in un setting di emergenza.

Questa combinazione è particolarmente efficace nell’individuare lesioni a carico del sopraspinato e del sottospinato, oltre che fratture occulte a carico delle loro inserzioni. Il metodo potrebbe essere utilizzato per individuare i pazienti che necessitano di essere sottoposti a esami di imaging avanzata, quando questi non siano immediatamente disponibili.

Enger, M., Schmidt, M., Nordsletten, L. et al. Physical examination tests in the acute phase of shoulder injuries with negative radiographs: a diagnostic accuracy study. BMC Musculoskelet Disord 26, 546 (2025). https://doi.org/10.1186/s12891-025-08754-1

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