Lesione da decubito: l’approccio giusto

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«Nonostante la forte incidenza delle lesioni cutanee acute e croniche e da decubito, le conoscenze sul loro trattamento sono spesso insufficienti tra gli operatori: non sono affatto rari i casi in cui, dopo mesi di trattamenti fallimentari se non peggiorativi, il quadro clinico del paziente si aggrava». Ad affermarlo è il dott. Marco Ordanini, immunologo del Centro per le Ferite Difficili dell’Azienda Ospedaliera Niguarda Ca’ Granda di Milano, secondo il quale «oggi pochi conoscono il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata Territoriale, ossia quella continuità ospedale-territorio che permette ai cittadini di essere assistiti a casa dopo la dimissione dall’ospedale con programmi personalizzati, in collaborazione con il medico di famiglia. Se al paziente si somministrano a domicilio cure adeguate, integrate da opportuni dispositivi preventivi come sovra materassi, materassi, cuscini, letti ecc., la situazione può migliorare, a volte anche guarire». D’altra parte, è imprescindibile la corretta individuazione dell’ausilio antidecubito più idoneo allo stato di rischio del paziente. In caso di cute integra o con lesioni di primo o secondo stadio – come suggerisce il “Programma di prevenzione e trattamento delle lesioni da decubito”, redatto dall’Agenzia Regionale della Sanità Regione Friuli Venezia Giulia – i materassi in schiuma, gel, fluidi viscosi in fibra cava e aria statica sono i dispositivi più indicati quando il paziente ha mobilità residua, non ci sono fattori aggravanti di rischio come diabete, patologie neurologiche sensitive e/o motorie, l’allettamento è di breve durata. In caso, invece, di lesioni di terzo stadio o estese, con mobilità del paziente molto ridotta o assente e in caso di fattori di rischio, l’uso di sovra materassi a pressione alternata, a cessione d’aria, a compensazione pressoria con sensori è la scelta migliore, mentre nei casi clinici ancora più complessi con lesioni di terzo e quarto grado la soluzione ottimale sono i materassi a pressione alternata, a cessione d’aria, a compensazione pressoria con sensori e valvole precalibrate.

Roberto Tognella