Uno dei peggiori eventi avversi che possono verificarsi dopo un intervento di artroprotesi è l’infezione periprotesica. Che si manifesti nel breve o medio-lungo periodo, questa complicanza richiede la revisione della protesi e, spesso, la sua rimozione. Occorre quindi curare il paziente per poi effettuare un secondo intervento e inserire un nuovo impianto.

Come per ogni infezione, conoscere l’agente patogeno aiuta a identificare il miglior percorso di cura.

Uno studio brasiliano presenta la sonicazione dell’impianto come strumento per ottenere informazioni nei casi nei quali la coltura tissutale non dia esiti positivi (Ribeiro TC, Honda EK, Daniachi D, Cury RPL, da Silva CB, Klautau GB, Salles MJ. The impact of sonication cultures when the diagnosis of prosthetic joint infection is inconclusive. PLoS One. 2021 Jul 13;16(7):e0252322. doi: 10.1371/journal.pone.0252322. PMID: 34255768).

Gli autori hanno revisionato retrospettivamente 146 pazienti sottoposti a rimozione della protesi per infezione tra 2010 e 2018, ricalcolando una serie di criteri clinici e gli esiti dei test microbiologici.
Hanno così scoperto che nel 56% dei casi l’infezione è stata diagnosticata con criteri clinici; di questi casi il 57% è risultato positivo a una coltura tissutale, mentre il 93% a una coltura di sonicazione: ciò significa che la sensibilità della sonicazione di un fluido è del 92,7%, contro il 57,3% della coltura cellulare. Occorre però sottolineare che la migliore sensibilità di ottiene integrando i due strumenti: in questo modo si raggiunge infatti il 96,3%.

Lo studio sottolinea pertanto la superiorità della sonicazione, da sola o insieme alla coltura tissutale, rispetto alla sola coltura. Quest’ultima risulta, però, più specifica rispetto alla sonicazione.
Il suggerimento degli autori è di tenere in considerazione entrambi gli strumenti, utilizzando la sonicazione ogni volta che ci si trova ad avere qualche dato mancante, come per esempio la puntura articolare o i risultati dell’istologia.
Velocizzare la diagnosi delle infezioni periprotesiche e ottimizzarne il trattamento è uno degli obiettivi della chirurgia ortopedica e la sonicazione può essere uno strumento adeguato a questo fine.

Stefania Somaré