Il trattamento conservativo nell’artrosi

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Il riposo articolare semplice o realizzato con l’ausilio di ortesi è senz’altro utile in presenza di artrosi, ma dovrebbe durare lo stretto necessario. «In alcune sedi articolari», spiega Guido Rovetta, professore associato di Reumatologia presso l’Università di Genova, «come per esempio nel caso della rizoartrosi, l’utilizzo di un tutore-immobilizzatore dell’articolazione trapezio-metacarpale determina una rapida diminuzione del dolore. Si tratta di una struttura leggera che protegge i movimenti dell’articolazione di base del pollice. Allo stesso modo, nel caso di una cervicalgia acuta l’uso di un collare per la colonna cervicale permette di attenuare il dolore. Il ricorso a corsetti specifici, poi, aiuta il paziente con lombalgia conseguente all’artrosi. Ginocchiere e cavigliere, soprattutto stabilizzanti, sono invece indicate nel trattamento dell’artrosi del ginocchio e della caviglia. Occorre sottolineare, tuttavia, che – salvo casi isolati – si deve tendere il più rapidamente possibile al recupero del movimento, attraverso la chinesiterapia posturale, statica o dinamica».