Braccio di Ferro, il robot per spalla e gomito

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Il dispositivo robotico per spalla e gomito nato nei laboratori dell’Università di Genova si chiama proprio così, Braccio di Ferro, ed è stato installato presso l’Irccs Fondazione Maugeri di Nervi. Alzare e abbassare il braccio, impugnare la forchetta, chiudere e aprire una finestra sono solo alcune delle azioni che possono essere compromesse a causa di un grave trauma cerebrale, come l’ictus. Per migliorare le tecniche di recupero funzionale l’Istituto ha scelto questo dispositivo per la riabilitazione dell’arto superiore. Sviluppato in collaborazione con la Fondazione Istituto Italianodi Tecnologia, esso permetterà di elaborare programmi personalizzati per il recupero delle abilità compromesse e ciò grazie alla possibilità di quantificare i movimenti in termini di forza, rigidezza e velocità. Le caratteristiche cliniche di Braccio di Ferro saranno presentate giovedì 17 gennaio presso l’Istituto Scientifico di Nervi Irccs Fondazione Maugeri (palestra RRF, piano 2, via Missolungi 14 a Nervi; ore 13-17), durante il convegno “Riabilitazione robot-assistita: prospettive cliniche e di ricerca”. «La riabilitazione robot-assistita», spiega il dott. Paolo Sessarego, responsabile dell’Unità Operativa di Recupero e Rieducazione Funzionale dell’Istituto, «si avvale di dispositivi robotici e supporta le tradizionali tecniche riabilitative nel migliorare la prestazione motoria, nell’abbreviare i tempi per la riabilitazione e nel fornire parametri oggettivi per la valutazione del paziente».