Secondo una metanalisi pubblicata nel 2021 da un team olandese su Osteoarthritis and Cartilage, la prevalenza della rizoartrosi crescerebbe con l’età, attestandosi nella popolazione femminile al 7,3% dopo i 50 anni e al 39% dopo gli 80.

La prevalenza degli uomini è inferiore, pari al 5,8% dopo i 50 anni e al 33,1% dopo gli 80.

Più in generale, questo tipo di artrosi, molto connesso anche al tipo di lavoro svolto nella vita dal soggetto, rappresenta il 10% di tutte le artrosi. Come per l’artrosi che colpisce le altre articolazioni, anche in questo caso occorre differenziare la presenza di segni artrosici nelle radiografie e la presenza di sintomi, che non sempre è concomitante.

Quando diventa sintomatica, la rizoartrosi porta notevole disabilità ai pazienti, che non riescono più a utilizzare le mani con la stessa fluidità e precisione.

La degenerazione articolare e il dolore possono essere tenuti sotto controllo con la fisioterapia, l’uso di farmaci antinfiammatori, infiltrazioni di corticosteroidi e acido ialuronico, tutte soluzioni per le quali non sono ancora chiari gli effetti a lungo termine. Una valida alternativa potrebbe venire da infiltrazioni di collagene.

Filler nei casi di rizoartrosi

L’uso di filler di collagene per alleviare la sintomatologia della rizoartosi è stato testato e presentato da un team di ricerca dell’Università di Verona e dell’azienda Ospedaliero Universitaria di Verona nel 2023, con una pubblicazione sul Journal of Arthritis.

Adesso, ricercatori della stessa Università valutano gli effetti a lungo termine dell’intervento, dimostratisi efficace in acuto per trattare il dolore della rizoartrosi e migliorare la funzionalità della mano.

Pubblicato su Cartilage, lo studio arruola 64 pazienti con diagnosi di rizoartrosi, dividendoli in 2 gruppi in base alla gravità della patologia secondo la classificazione di Eaton-Littler: grado I e II confluiscono nel gruppo A e grado II e IV nel gruppo B.

Collagene e rizoartrosi

Tutti i pazienti sono stati trattati con un filler intra-articolare di un gel di collagene privo di cellule, infiltrato con guida ecografica. I risultati del trattamento sono stati valutati a 2 anni con la scala Numeric Rating Scale per il dolore, con il test Jamar and Pinch per la forza di presa e con il questionario Disability of the Arm, Shoulder, and Hand per la funzionalità.

I risultati sono positivi in entrambi i gruppi di studio e durano per lungo tempo. In particolare, nei pazienti con rizoartrosi lieve i filler migliorano i risultati del test di forza, mentre in quelli con rizoartrosi grave incidono positivamente sullo score Disability of the Arm, Shoulder, and Hand.

Lo studio evidenzia che il miglioramento è particolarmente intenso tra il secondo e il sesto mese dopo la procedura. Gli autori si concentrano anche su un’altra questione: la sicurezza.

A tal fine, i ricercatori valutano gli effetti collaterali locali correlati alla infiltrazione di collagene, non trovandone di importanti. La procedura può quindi essere considerata sicura.

Corain M, Faccioli N, Lavagnolo U. The Use of Collagen-Based Filler for Trapeziometacarpal Osteoarthritis: Long-Term Follow-Up and Future Applications. Cartilage. 2025 Jul 1:19476035251354926. doi: 10.1177/19476035251354926. Epub ahead of print. PMID: 40590316; PMCID: PMC12213533.

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