Exergame più fisioterapia per migliorare la gonartrosi

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Il termine exergame definisce il connubio tra supporto visivo e grafico ed esercizio fisico. Sono diversi gli studi che hanno fin qui dimostrato l’efficacia di questa sinergia nel mantenimento del benessere psicofisico, soprattutto in virtù dell’ingaggio che ha sui soggetti, che si sentono motivati al movimento.
Non solo, ci sono evidenze che gli exergame siano efficaci anche nel migliorare alcuni aspetti in soggetti patologici, come per esempio la stabilità posturale in pazienti con condizioni neurologiche.
Per questo il mondo della ricerca riabilitativa sta testando questa modalità per varie tipologie di malattie e disabilità.
Un team del Dipartimento di Fisioterapia e Riabilitazione della Istanbul Medeniyet University ha pubblicato uno studio randomizzato e controllato dedicato all’uso degli exergame in pazienti con gonartrosi. 60 i soggetti coinvolti, per lo più donne (47), di età compresa tra i 40 e i 65 anni e con artrosi allo stadio 2 o 3 secondo la scala di Kellegren Lawrence.

I pazienti sono stati quindi divisi in due gruppi: quello di studio seguito con una fisioterapia convenzionale associata all’exergame e quello di controllo, sottoposto solo a iter tradizionale. In entrambi i gruppi il percorso convenazionale si è composto di sessioni di elettroterapia ed esercizi per cinque giorni la settimana per 6 settimane di fila.

Il gruppo di studio, in più, ha sfruttato le potenzialità date dall’exergame. Gli outcome studiati sono intensità del dolore, range of motion (ROM), stato funzionale dell’articolazione, chinesiofobia, acuità propriocettiva, forza muscolare e stabilità posturale: questi parametri sono stati quindi misurati prima dell’avvio della sperimentazione e alla sua fine, per effettuare un confronto.

Lo studio evidenzia un miglioramento maggiore nel gruppo che ha utilizzato anche gli exergame in praticamente tutti i parametri presi in considerazione, rispetto ai pazienti di controllo: il dolore si è ridotto sensibilmente, mentre sono migliorati il ROM, la stabilità posturale, la chinesiofobia, l’acuita propriocettiva e la stabilità posturale.

Gli autori suggeriscono quindi di affiancare ai percorsi tradizionali anche sessioni con questi giochi sfidanti. Un vantaggio di questo approccio è la possibilità di utilizzare piattaforme da remoto, così da permettere ai pazienti di proseguire il lavoro iniziato in palestra riabilitativa anche a casa. Dal punto di vista prettamente psicoemotivo, l’esercizio effettuato con gli exergame risulta essere un momento ludico, il che invoglia il paziente ad affrontare la riabilitazione a casa.

La presenza di feedback e di obiettivi da raggiungere, inoltre, lo sprona a fare sempre meglio. In questo modo si possono ottenere importanti risultati in modo divertente, per di più con il rischio positivo di creare nei pazienti un’abitudine sana all’attività fisica.
Chi soffre di artrosi e dolore al ginocchio tende a ridurre l’attività fisica nel tempo, il che comporta una perdita di forza nelle strutture di rinforzo del ginocchio che può peggiorare ulteriormente la situazione, in un circolo vizioso che deve essere interrotto. Questo è un metodo che può agire in questa direzione.

(Lo studio: Mete E, Sari Z. The efficacy of exergaming in patients with knee osteoarthritis: A randomized controlled clinical trial. Physiother Res Int. 2022 Apr 25:e1952. doi: 10.1002/pri.1952. Epub ahead of print. PMID: 35470534)

Stefania Somaré