Don Gnocchi: presentato l’esoscheletro Hal

2643
(immagine repertorio)

La Fondazione Don Gnocchi è in prima linea nell’uso di tecnologie innovative per la riabilitazione e ha tra i suoi obiettivi di sviluppo la creazione, nei propri centri, di un cluster avanzato per la sperimentazione dei diversi modelli di esoscheletro oggi disponibili sul mercato, tra cui anche il giapponese Hal.

Sviluppato da Yoshiyuki Sankai, professore alla Graduate School of Systems & Information Engineering dell’Università di Tsukuba e direttore e amministratore delegato dello spinoff Cyberdyne, Hal rappresenta il passo più recente nel cammino che vede la Fondazione impegnata nella sperimentazione multicentrica degli esoscheletri realizzati dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e dall’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Hal è stato presentato lo scorso 5 ottobre nel corso dell’evento “The Italian Forum on Medical HAL 2019”: peculiarità dell’esoscheletro è la possibilità di interpretare le intenzioni di movimento della persona che lo indossa, di fatto rendendolo un’impalcatura esterna che si muove con la persona.

Maria Chiara Carrozza, direttore scientifico della Fondazione, ha sottolineato: «i 4.000 posti letto di riabilitazione che abbiamo attivi in Italia ci permettono di fare ricerca anche nel settore della biorobotica come è giusto attendersi da un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Intendo ricerca fortemente orientata ai bisogni clinici del paziente».

La ricerca che è fondamentale, perché permette di garantire ai pazienti percorsi di riabilitazione efficaci e di qualità.

Stefania Somaré